Un pomeriggio con visita guidata al cimitero degli Inglesi

A Firenze lo si conosce benissimo, ma da fuori, sfrecciando lungo in viali alla rincorsa di qualche ennesimo impegno a cui tener fede.

Eppure, se anche tutti lo conoscono, pochi lo hanno visitato e chi lo ha fatto, tanti anni fa, ne ha un ricordo di un luogo abbandonato e lasciato all’incuria e al vandalismo di chi entrava senza permesso per farci di tutto. Noi lo abbiamo visitato con i bambini approfittando di un’occasione d’oro dataci da Lucia Montuschi e la sua Exclusive Connection.

Lucia, non so come, è riuscita ad organizzare un’apertura in esclusiva per il nostro gruppo di sabato pomeriggio e ci ha dato modo di conoscere un personaggio straordinario, la custode del cimitero, Suor Julia, al secolo JULIA BOLTON HOLLOWAY. Religiosa, studiosa appassionata di Dante, coltissima e affabile ci ha introdotto alla storia del Cimitero raccontandoci dei personaggi qui sepolti, delle loro storie e, soprattutto, di quel filo sottile che collega le personalità che qui riposano: l’opposizione crescente contro la schiavitù.

Suor Julia è autrice dei testi del sito http://www.florin.ms/WhiteSilence.html dove troverete la storia del cimitero e la descrizione puntuale dei personaggi di grande spessore culturale e politico che qui sono stati sepolti.

Nel mondo cattolico la parola cimitero rimanda a un luogo di dolore da cui i bambini in genere si proteggono

Il cimitero degli Inglesi è, al contrario, un luogo di arte e bellezza immersa in un giardino oggi curatissimo e punteggiato fitto fitto di giaggioli profumati. Inoltre, molte delle statue presenti nel cimitero sono di una bellezza inquietante, drammatica e romantica che per i bambini è di grande attrazione (anche per noi adulti) e le foto da noi fatte e qui postate sono più esaustive di tante parole che potrei scrivere.

Siamo andati con i bambini e non ce ne siamo pentiti

In realtà, lo staff di Exclusive Connection al momento della prenotazione ci aveva molto onestamente fatto presente che la visita non era specificatamente organizzata per le famiglie. Noi però eravamo davvero tutti interessati e di bambini e ragazzi fra i 7 e i 13 anni ne abbiamo portati diversi. Per tutti è stata un’esperienza affascinante, sia nella presentazione fatta da Madre Julia sia nella visita guidata di Lucia Montuschi che ci ha accompagnato passo passo alla scoperta di questo giardino della memoria rivelandoci alcuni dei suoi segreti.

Un luogo che è stato di accoglienza per persone di estrazione sociale molto diversa fra loro

Il cimitero degli Inglesi, così conosciuto,  accoglie ben 1409 tombe tra cui quelle di importanti letterati, artisti, mercanti ed altre personalità rilievo provenienti da 16 nazioni diverse. Il cimitero, però, ha accolto anche un altro genere di persone: bambini nati morti, suicidi, poveri, servi, schiavi, domestici, borghesi, nobili, esuli, debitori, coppie di razza mista, malati di tubercolosi e molti altri ancora. La Chiesa Evangelica Riformata Svizzera aprì le porte del suo cimitero a tutti coloro che non venivano accolti in terra consacrata cattolica o nel cimitero ebraico.

Nella pagina in italiano del sito che racconta la storia del cimitero troverete tantissime informazioni. Il sito è davvero ricco di contenuti, anche se di non facilissima navigazione: http://www.florin.ms/cimitero.html

Giardino della memoria che non evoca tristezza, piuttosto pace

Questo cimitero viene chiamato da tutti ‘degli Inglesi’. In realtà, la Chiesa Evangelica Riformata Svizzera che acquistò il terreno per erigerlo e che ne è ancora proprietaria, lo denominò Cimitero di Porta a’ Pinti. Come lo sono tutti i cimiteri inglesi, anche questo è immerso in un bellissimo giardino.

Percorrerlo insieme ai bambini vi porterà a soffermarvi sulle sculture più “drammatiche”

Ovviamente i bambini sono stati subito attratti dalle sculture più scenografiche, come quella della madre piangente, dell’angelo e soprattutto quella della morte bendata, alla quale hanno fatto un numero infinito di foto. Hanno però prestato attenzione alle parole della nostra guida che ci ha dato informazioni sui personaggi presenti  anche quando il discorso si faceva più approfondito. Sono molti i personaggi illustri, soprattutto inglesi, che qui riposano. La più famosa è probabilmente la poetessa Elizabeth Barrett Browning. Potrete vedere anche le tombe di Beatrice ed Edward Claude, ultimi discendenti di Shakespeare e Giovan Pietro Vieusseux.

Nel cimitero si entra dopo aver faticosamente attraversato i viali e con il rumore del traffico in testa

Poi all’interno, incredibilmente, tutto è pace, silenzio, e un’atmosfera che definirei surreale. Forse merito della nostra visita avvenuta in un sabato di festa, non lo so …

Normalmente le aperture sono infrasettimanali e nelle ore del pomeriggio, purtroppo non includono i giorni di festa, vi auguro di visitarlo, prima o poi.