Alla scoperta di un itinerario nascosto alla vista che regala incredibili scorci

Questo post vi racconta di una particolarissima visita guidata a cui abbiamo partecipato con i nostri bambini presso il Duomo di Prato. Abbiamo percorso un itinerario unico che ci ha portato prima all’interno della Cappella della Sacra Cintola, normalmente chiusa al pubblico, poi lungo un camminamento segreto collocato fra facciata attuale del Duomo e quella di epoca romanica.

Ma prima di raccontarvi la nostra esperienza, faccio una dovuta premessa. Questo post si realizza grazie all’aiuto dello staff di Artemia, associazione con la quale abbiamo partecipato alla visita (a proposito, grazie Arianna!!). Senza le loro spiegazioni, avrei potuto solo raccontarvi le emozioni del nostro percorso, in questo modo, invece, ho la possibilità di darvi nozioni storico artistiche sull’esistenza e la funzione di questo passaggio.

Perché esiste questo passaggio segreto e inaccessibile al pubblico?

Nella cattedrale del Duomo di Prato viene conservata una preziosa reliquia, la Sacra Cintola appartenuta alla Vergine Maria che, secondo la tradizione, è arrivata a Prato alla metà del XII secolo. Per permettere che l’oggetto fosse protetto, ma allo stesso tempo porterlo mostrare ai fedeli durante le occasioni di culto, i canonici del tempo crearono uno spazio, un’intercapedine,  sfruttata per la costruzione di un passaggio “segreto”. Questo percorso sopraelevato ha inizio dalla cappella della sacra cintola, porta ad un terrazzo interno alla chiesa per mostrare a reliquia a chi è dentro e continua fino al pulpito esterno di Donatello e Michelozzo per mostrarla a chi è rimasto fuori.

Il primo step: l’accesso alla Cappella della Sacra Cintola

Questo luogo è protetto da una cancellata chiusa che permette una vista parziale dalla sua bellezza interna. Già entrare qui è un grande privilegio. A Prato, infatti,  il culto nei confronti della reliquia è ancora molto sentito e di conseguenza, la cappella è un luogo inaccessibile ai turisti. Si entra in questo luogo sacro solo in occasione di messe speciali, battesimi e la cerimonia dell’ostensione.

La cappella è stata costruita negli anni 80 del ‘300 ed è stata completamente affrescata negli anni 90 dal fiorentino Agnolo Gaddi (e bottega ovviamente).

Il secondo step: l’entrata nel passaggio segreto e l’affaccio al terrazzo interno del Duomo

Questo affaccio in alto che sovrasta il Duono ci ha fatto godere di una veduta unica. E’ rarissimo che si possa beneficiare di una prospettiva che non sia dal basso quando visitiamo una chiesa e ci ritroviamo sempre col naso all’insù a cercare di cogliere particolari, osservare quadri, ammirare l’architettura. Se penso alle centinaia di visite a chiese di tutto il mondo che ho fatto, mi rivedo sempre con la testa ripiegata all’indietro nella scomoda posizione di chi cerca di ricostruire una visione d’insieme, mettendo insieme tanti dettagli.

Stavolta, però,  per noi e per i ragazzi, la possibilità di affacciarci e vedere la chiesa dall’alto ci ha regalato una grande emozione sicuramente condivisa con tutti gli altri partecipanti, tant’è ci si dava un cambio serrato per affacciarci a contemplare dall’alto il Duomo.

La nostra guida, Arianna, qui ci ha mostrato le differenze di stile tra le navate, romaniche, e il transetto, gotico. Ci ha anche fatto notare lo stemma che posto sopra la cappella, ovvero quello della città di Prato, a sottolineare che la proprietà e la gestione della cappella e della reliquia stessa, è di tutta la città. In questo slargo del percorso c’è anche una pala di Ridolfo del Ghirlandaio (appositamente creata per questo spazio) con raffigurata Maria che consegna la cintola a Tommaso e ai Santi, datata 1508.

Il terzo step: la possibilità di poter sbirciare dalla fessura che chiude la porticina di accesso al pulpito esterno

Come potete ben comprendere, affacciarsi dal pulpito esterno del Duomo di Prato non è consentito. Ma uno per uno, tutto noi abbiamo potuto sbirciare dalla fessura della porta accostata la piazza del Duomo e percepire l’unicità del momento in cui la reliquia viene mostrata ai fedeli che l’aspettano dalla piazza.

Il quarto step: la salita su per la  ripida scala che porta al piano superiore

Un altro momento di grande emozione è stato quello che ha visto il nostro gruppo in fila indiana inerpicarsi sulla stretta scala nella parte riservata agli addetti ai lavori. La breve salita porta un po’ di fiatone in noi adulti non allenati, ma come premio regala la possibilità di ammirare l’antica facciata del primo ‘200, decorata a fasce bicrome tipiche del romanico della nostra zona (bianco alberese estratta dalla Calvana e verde “marmo verde di Prato” o “serpentino” estratto dal Monte Ferrato).

Abbiamo anche ammirato la bellissima decorazione di un arco che decorava una finestra, un’apertura centrale e un altra più piccola per la navata laterale,  e poi ancora i peducci da cui dovevano partire degli archi dei quali l’ultimo è a forma di testa di leone. Il probabile progettista della facciata romanica è maestro Guidetto (già marmorario del duomo di Lucca).

Il quinto step: si sale ancora e si va ad ammirare il retro dell’orologio del Duomo con il suo meccanismo

L’ultima, ma non meno emozionante tappa, è stata quella che ci ha portato a vedere, da vicinissimo, il meccanismo dell’orologio. Siamo arrivati a questo ultimo piano dopo esserci affacciati dalla finestrina che dà sul dirimpettaio palazzo vescovile, rimanendo sbalorditi dalla prospettiva insolita della statua con Sant’Anna che sta sull’attuale facciata del Duomo.

Il meccanismo dell’orologio risale al 1795 e in questo spazio si trova una curiosità: “famosi” angioletti a testa all’ingiù, ovvero le lastre marmorea di una probabile cantoria del ‘300 con bassorilievi che raffigurano angeli con strumenti musicali riutilizzate per realizzare l’orologio nel 1457.

Informazioni e consigli

Questa visita è veramente emozionante, ma tenete presente che questo passaggio nelle giornate di brutto tempo è particolarmente freddo: coprite bene i bambini e voi stessi. Per partecipare dovrete compilare la malleva di responsabilità che consegnerete alla vostra guida. I bambini possono accedere a partire dagli 8 anni e devono essere obbligatoriamente accompagnati da un adulto responsabile. Il percorso non è accessibile con i passeggini e nè a chi ha problemi motori, lo impedisce l’architettura stessa del luogo.

Viste ogni 3 sabato del mese, prossimi appuntamenti

SABATO 17 MARZO SABATO 21 APRILE SABATO 19 MAGGIO  – SABATO 15 SETTEMBRE SABATO 20 OTTOBRE SABATO 17 NOVEMBRE SABATO 15 DICEMBRE:

4 turni di visita: dalle 10.30 alle 11.30 – dalle 12 alle 13 – dalle 14.30 alle 15.30 e dalle 16 alle 17.

La prenotazione è sempre obbligatoria e si può fare sul sito di ArteMìa andando alla sezione

PROSSIMI EVENTI e cercando la data da voi scelta, o per telefono o tramite e-mail: 340 510 1749 / [email protected]

Tutte le informazioni a questo link: http://www.artemiaprato.it/2018/01/18/cattedrale_segreta2018-il-duomo-di-prato-apre-nuovamente-le-sue-porte-segrete/