Casa dolce casa, pomo della discordia delle separazioni

Articolo scritto grazie alla consulenza legale dell’Avvocato Lorenzo Cirri

“Piuttosto che lasciargli/le la casa, le do fuoco!”

Espressione estrema, sfogo feroce di chi insieme al fallimento di un progetto di vita, deve mettere in conto tutte le implicazioni economiche di una separazione e della perdita del diritto di vivere nella casa di famiglia.

L’assegnazione della casa familiare e le ricadute emotive

In presenza di figli, la guerra per la casa diventa ancora più penosa, perché casa è molto più dell’immobile con i suoi arredi.

Sentirsi a casa, tornare a casa, restare a casa, sono espressioni che traducono in parole il senso di benessere dell’individuo con se stesso e nella relazione con l’esterno.

Allo stesso tempo, non si può prescindere dall’oggettività del fatto che la casa è un bene e, in corso di separazione, ne devono essere gestiti tutti gli aspetti pratici: assegnazione, spese ordinarie e straordinare, diritti e doveri degli ex coniugi.

Cosa dice la legge

In presenza di una coppia con figli, la casa familiare viene assegnata al genitore collocatario, quello cioè con il quale i figli vivranno la maggior parte del tempo.

Il criterio, infatti, è quello di tutelare principalmente il benessere dei minori assicurando ad essi la conservazione dello stesso ambiente di vita domestica precendente alla separazione.

Tutelare il benessere dei minore e garantirgli serenità in un momento della sua esistenza in cui tutto è destabilizzazione.

Quando l’assegnazione della casa va al genitore che non è il proprietario

Il coniuge al quale la casa è stata assegnato l’immobile diventa titolare di un diritto personale di godimento. L’assegnazione è gratuita, ma questo non significa che chi continua a vivere nella casa di famiglia possa esimersi dalle spese che derivano dal suo uso.

Le spese ordinarie saranno a carico del coniuge che risiede nella casa, le spese straordinarie, al contrario, saranno a carico del coniuge proprietario dell’immobile.

Trovate un articolo che dettaglia come dividere le spese della casa nella separazione o nel divorzio a questo link: http://www.avvocatofirenze.it/news/2017/le-spese-della-casa-assegnata/

Nella stessa pagina troverete anche un video esaustivo sul tema.

Quando entrambi i coniugi sono proprietari dell’immobile

Sovente la casa di famiglia è frutto di una spesa e quindi di un sacrificio che la coppia ha fatto insieme. In questo caso, rimane invariata la regola che le spese ordinarie siano a carico di chi continua a vivere (e a beneficiare) della casa di famiglia, ma le spese straordinarie saranno divise in base alle rispettive quote di proprietà.

Spostare l’attenzione da se stessi ai figli

Sull’onda del dolore, della rabbia, della difficoltà economica, si tende a percepire la sentenza dell’assegnazione della casa come un sopruso che va tutto a vantaggio dell’ex coniuge.

Spostate l’attenzione e soffermatevi sul fatto che è un provvedimento diretto alla tutela dei figli affinché questi possano continuare a vivere nel loro ambiente domestico, centro degli affetti, degli interessi e delle consuetudini in cui fino a quel momento si è articolata la vita familiare.

Vi consigliamo la lettura di questo articolo, sempre dell’Avvocato Cirri, sull’idea di famiglia, oltre il divorzio: http://www.firenzeformatofamiglia.it/2017/02/08/come-affrontare-una-separazione-in-modo-corretto/

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