Primark che cos’è e come funziona

Primark è una catena irlandese che vende capi e oggettistica “fast fashion” e il 2 giugno 2017 ha aperto il suo punto vendita ai Gigli (il secondo in Italia) mandando in tilt il centro commerciale per la mastodontica affluenza di persone arrivate per comprare da tutta la Toscana. Noi ci siamo andati per fare acquisti appositamente per bambini e vi raccontiamo la nostra esperienza.

Il colosso Primark

Il “negozio” Primark ha dimensioni enormi per fare in modo che il flusso in direzione casse sia continuo e fluido; personale appositamente sistemato in punti strategici in prossimità dei pagamenti per velocizzare l’uscita dopo l’acquisto; una quantità grandissima di capi di abbigliamento a cui settimanalmente viene aggiunto il 10% circa di merce nuova, in questo modo si è invogliati a tornare e tornare; infine, costi di produzione bassi per via dell’impiego di materie prime a buon mercato e meccanismi seriali di confezionamento.

Sul sito di Primark troverete la linea etica dell’azienda che racconta come riesce a tenere prezzi bassi senza che avvenga sfruttamento di manodopera (ammesso che questo interessi alle persone: laddove una maglina ti viene proposta a 1,80 Euro, crollano molte posizioni di principio) e altre info di questo genere.

Nella sua storia, però,  non mancano alcuni punti oscuri a proposito di come vengono trattati i lavoratori delle aziende che per Primark producono.

Il punto vendita (enorme) al centro commerciale I Gigli

Primark Firenze recensione

C’era Marino Groovy a al mercato di San Lorenzo e ci portava l’America a Firenze, le file, all’epoca, si facevano davanti al suo negozio; nel 2017 la fila è per entrare da Primark ai Gigli.

Io di coda in verità non ne ho trovata, del resto mi sono presentata poco dopo l’orario di apertura del centro commerciale e nel caso, avrei girato i tacchi e sarei venuta via (nessuna ciabatta da 1,90 vale il mio tempo). C’è un bel apparato di security all’entrata, non ho capito bene a cosa serva, se a evitare taccheggi o governare le orde di compratori nei momenti di forte affluenza. All’interno del negozio però, a fronte di altre realtà presenti ai Gigli a quell’ora deserte, c’era un bel po’ di clientela.

Il reparto bambini, i prezzi, la varietà di scelta

Il reparto bambini di Primark è davvero fornitissimo e i capi di abbigliamento sono molto carini, evidentemente di qualità superiore a quelli dei banchi o dei negozi gestiti da commercianti cinesi.

Il cotone delle magliette (100%) non è nè più nè meno di quello delle t-shirt che trovereste da Zara o da H&M o altre mega catene di questo tipo: le stampe ben fatte, le fantasie gradevoli, una gamma infinita di colori e tutto questo già per quanto riguarda la fascia di prezzo più bassa, quella da 1,80 Euro. Salendo di prezzo ci sono capi più rifiniti, con magari paillettes, forme particolari, dettagli meglio personalizzati; per questi capi si arriva a 10,00/12,00 Euro a pezzo, prezzi oltre le 25 Euro non ce ne sono, per quello che ho visto io.

Mio figlio più grande, che già sceglie da solo come vestirsi, ha puntato direttamente ai capi più particolari non volendone sapere della collezione basic la quale, a suo dire, “non sa di nulla“. E non ha torto, ma a 3,50 Euro non credo si possa pretendere chissà quale design!

Ci sono anche molti vestitini un pochino più eleganti e capi con cui rivestire i piccini per le occasioni più importanti, anche in questo caso, prezzi non oltre le 15,00 Euro.

Nel reparto bambini, i piccoli li potete rivestire da capo a piedi a prezzi irrisori

Se avete figli fino a 8 anni per i quali il guardaroba è solo compito vostro, in questo reparto li potete rivestire da capo a piedi per un’intera stagione e farete fatica a superare i 100 Euro: una gran cosa quando la stagione cambia e i genitori si ritrovano con bambini a cui non sta più niente dell’anno prima. Questo per quanto riguarda i vestiti, le scarpe invece, per quanto economiche, non le consiglierei, eccezione fatta per le ciabatte da mare che, come direbbe mia suocera, “te le tirano sul groppone”.

Orientarsi nella scelta delle taglie è molto facile: ad ogni taglia/età corrisponde un colore, basta fare un po’ di attenzione e si troverà quello che si cerca senza andare a scombinare la sistemazione dei capi sugli scaffali o in gruccia. Per i resi, c’è un apposito reparto e per il cambio merce ci sono 28 giorni di tempo.

L’abbigliamento per i ragazzi più grandi

Per i ragazzini che già vestono la prima taglia da adulti, ma che soprattutto vogliono scegliere loro cosa mettersi addosso, i prezzi sono comunque molto convenienti, ma meno rispetto allo scenario che vi ho descritto sopra. Per le ragazzine ci sono tutti i capi che vanno di moda in questo momento: short con taglio inguinale più o meno decente, canottierine e magliette, scarpe, vestitini da mare e da città, un enorme settore “mare” (ho regalato a mia figlia 11enne un bikini a 4,50 Euro, la veste bene ed è molto carino, niente da dire), accessori e tutto quello che una ragazzina potrebbe desiderare.

Entrare per comprare un paio di magliette a 1,80 Euro e uscire con acquisti per 150 Euro

In un posto del genere, occorre entrare consapevoli che tutto, dagli scaffali, vi urlerà “Comprami!! Comprami!! Non costo nulla!!”.

Solo che a furia di 1,80 Euro e poi 10,00 per la maglia più bellina e ancora 15,00 per i jeans tagliati meglio, per non parlare dei fermagli per capelli, le borracce tutte colorate, i cosmetici in confezioni che paiono caramelle e, non da ultimo, tutti quei giochini messi ad arte nel corridoio dove farete la fila per pagare, il rischio di sforare il budget che vi eravati prefissati è altissimo.

gadget vari appesi ad altezza mano-bimbo lungo il corridoio che porta alle casse

Abbigliamento donna, dipende molto dai gusti personali

Per me da Primark non ho trovato nulla, a parte le solite infradito di gomma da mare a 2,00 Euro che come facevo a lasciargliele lì!

La roba c’era e per chi ha uno stile molto “modereccio” la scelta non manca. Io che viaggio sui 40 e che necessito di capi un po’ meglio tagliati per essere “presentabile” al mondo, non ho trovato niente con il quale riverstirmi per andare al lavoro, per esempio. Di sicuro ci farò un salto quando sarà il momento di andare al mare e un vestitino leggero con una borsa da spiaggia coordinata a meno di 20,00 Euro totali è un’ottimo compromesso fra vestibilità e prezzo.

Vale la pena o no andare da Primark

Direi di sì, tutto sommato, ma non ne fate il vostro solo punto di riferimento per gli acquisti. Considerate che a fronte dei circa 400 dipendenti assunti, il sistema di vendita fa soffrire i piccoli negozi generando una catena di miseria e chiusure che poi pesano sull’intera comunità.