Seggiolini auto con dispositivo antiabbandono, facciamo un po’ di chiarezza all’indomani dell’entrata in vigore del decreto attuativo

7 novembre 2019: entra in vigore il decreto attuativo sui dispositivi che dovrebbero aiutare i genitori a non dimenticare i bimbi in auto. Tante però sono le domande rimaste in sospeso, prima fra tutte: 

Quando scatterà l’obbligo per i genitori?

Da subito. Legge alla mano, si sarebbe potuto andare a marzo 2020. Tuttavia le ultime notizie confermano che l’obbligo è effettivamente entrato in vigore proprio dal 7 novembre 2019 e non più dal 6 marzo 2020. Il colpo di scena è contenuto nella circolare del ministero dell’Interno 300/A/9434/19/109/12/3/4/1, diramata nel pomeriggio della vigilia, 6 novembre.

Tempi e modalità per accedere agli incentivi

Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e, a partire dal 7 novembre, è formalmente in vigore indicando quali caratteristiche devono avere i sistemi antiabbandono introdotti dalla legge 117/2018 che ha modificato il Codice della Strada. 

Questo significa che chi non ce l’ha rischia la sanzione? 

Sì. Non è più valido quanto specificato dalla legge n. 117 del 2018, cioè l’obbligatorietà dei sistemi antiabbandono che sarebbe dovuta scattare solo 120 giorni dopo l’entrata in vigore del decreto.

Tuttavia c’è ancora tanta confusione sull’argomento

molti dubbi sulle date ed è scattato il panico fra i genitori che temono di non avere il tempo per informarsi prima di acquistare un prodotto. Tra l’altro, nei negozi, ancora non ci sono un numero di prodotti sufficienti a coprire la richiesta per circa 1,8 milioni di bambini di età inferiore ai 4 anni. 

Comprare un sistema che sia senza ombra di dubbio a norma

Dubbi anche sui prodotti in commercio: rispettano davvero i dettami della normativi? La Ministra dei Trasporti firmando il decreto ha preso in considerazione solo una parte delle modifiche segnalate dal Consiglio di Stato e, di conseguenza, è possibile considerare “adatti allo scopo” la maggior parte dei prodotti presenti sul mercato. Per riassumere, sia che si tratti di sistemi integrati nel seggiolino o indipendenti, l’importante è che il dispositivo scelto:

  • si attivi automaticamente ad ogni utilizzo senza ulteriori azioni da parte del conducente;
  • dia segnali visivi e acustici o visivi e aptici (vibrazione);
  • i segnali siano percepibili all’interno o all’esterno del veicolo

Stando al testo della legge, però, non tutti i dispositivi, sembrano essere a norma

I prodotti senza sensore di peso che per rilevare il bambino devono “attivati” (Chicco Bebècare easy tech, ma anche il sistema integrato nei seggiolini Cybex) e quelli che richiedono l’attivazione del Bluetooth sullo smartphone, talvolta è disattivato,  contrastano con il punto del decreto in cui si afferma che “il dispositivo deve essere in grado di attivarsi automaticamente SENZA ulteriori azioni da parte del conducente”.

Anche per i prodotti esterni, cioè non già integrati nel seggiolino, la norma richiede che “non devono alterare le caratteristiche omologative” ma attenendosi a questo concetto, nessun prodotto “indipendente” potrebbe essere utilizzato sui prodotti omologati secondo la ECE R44, ma anche per i prodotti omologati secondo la norma ECE R129 o Isize sono in realtà “modificati” in termini di misure qualora si utilizzasse un sistema con cuscinetto.

Per le famiglie che hanno già uno o più seggiolini cosa è più conveniente?

Prendere in considerazione i dispositivi indipendenti perché si possono spostare facilmente da un seggiolino all’altro. Purtroppo in questo momento ancora non è possibile accedere al bonus dei 30 euro previsto dal decreto fiscale collegato alla Finanziaria 2020.

I sistemi universali (cioè che si possono aggiungere senza cambiare il seggiolino) già esistenti in commercio

Vantaggi 

non si devecambiare seggiolino; è possibile passarli da un seggiolino all’altro, man mano che il bimbo cresce e usarli su più auto; non si è costretti all’acquisto di un seggiolino in particolare (sono ancora pochi i modelli che hanno il sensore integrato) ed è possibile scegliere il seggiolino che sembra più adatto alle proprie esigenze. 

Svantaggi

La maggior parte dei modelli è dotata di un sensore di peso da mettere sotto il bambino, ma poiché il decreto non definisce le caratteristiche dimensionali e fisiche volte a garantire la compatibilità dei sistemi indipendenti con tutti i seggiolini e ha “scaricato” ai ai fabbricanti la responsabilità della conformità, i produttori di seggiolini indicano suggeriscono più o meno esplicitamente che nessun prodotto è utilizzabile eccetto quello da loro venduto (così fanno Foppapedretti, Inglesina, Chicco). 

Questo perché in teoria nessun dispositivo dovrebbe interferire con prodotti di sicurezza già omologati, in quanto potrebbero mettere in discussione la sicurezza del seggiolino. Secondo gli esperti di laboratorio, in ogni caso, un cuscinetto di pochi millimetri non pregiudica la sicurezza e tuttavia, senza l’ok dei produttori, in caso di incidente, su chi ricade la responsabilità? 

I Sistemi integrati

Il sistema integrato limita la scelta a pochi modelli, al momento è disponibile su alcuni seggiolini Chicco e Cybex. Questi seggiolini con sistema integrato sono più pratici rispetto a quelli universali, ma potrebbero avere una durata più limitata rispetto al seggiolino stesso. La batteria non è così facile da cambiare e in alcuni casi occorre farla sostituire dal produttore. Tenendo conto che la batteria si scarica dopo alcuni anni, circa 3 o 4, se si ha un solo figlio, va tutto bene, ma se in famiglia ci sono altri fratelli a cui lo si vorrebbe passare,  è una scocciatura sapere che si dovrà intervenire per sistemare il seggiolino per continuare a utilizzarlo. Senza contare che il software potrebbe diventare in poco tempo obsoleto rispetto allo sviluppo tecnologico degli smartphone. 

Gli incentivi all’acquisto: occhio a fare richiesta il prima possibile, chi arriva tardi, rischia di non prenderlo

Secondo la norma che al momento si conosce, sarebbe stato stanziato un fondo di 14,1 milioni di euro nel 2019 che andrebbe a sommarsi agli stanziamenti già previsti dalla Finanziaria dell’anno passato per un totale di 1 milione di euro nel 2019 e 1 milione di euro nel 2020. Questo vuol dire che sarà dato un contributo di 30 euro per ciascun dispositivo acquistato, fino ad esaurimento delle risorse (15,1 milioni di euro nel 2019 e 1 milione di euro nel 2020). Se 1,8 milioni sono i bambini interessati dall’obbligo, è matematico che le risorse previste non sono sufficienti a coprire le richieste di tutti. 

Inoltre, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto (entro dicembre) saranno date istruzioni per il riconoscimento del contributo.

Cosa potrebbe succedere se non ci sono aggiustamenti?

Che tutti hanno diritto al contributo, ma i soldi non sono abbastanza, con la conseguenza che otterrebbe il contributo solo chi si attiva subito per richiederlo. Ci si augura che ci sia un aggiustamento di rotta che risolva il problema, nel

In conclusione, che cosa è meglio? 

I prodotti universali con un sensore sul seggiolino e che danno l’allarme immediatamente, prima che il genitore scenda dall’auto evitando in toto l’abbandono. I sistemi che necessitano di App e bluetooth dipendono dal corretto settaggio dello smartphone, dal suo stato (carica e copertura di rete) e comunque avvertono l’adulto della dimenticanza solo quando si è già allontanati dall’auto.

Non lasciare mai il bambino in auto da solo!

Dispositivi o meno, il principio base è sempre e comunque questo: è pericoloso lasciare i bimbi chiusi in auto anche solo per pochi minuti.

Molte delle morti di bambini per ipertermia sono stati causati dall’aver lasciato volontariamente il bimbo in auto da solo, anche solo per pochi minuti e con una temperatura esterna non troppo elevata.

Leggete questo opuscolo e tenete a mente questi principi fondamentali

  • Prendete seriamente in considerazioni i rischi e non pensate mai che a voi tutto ciò non potrebbe accadere.
  • Una volta saliti in auto, mettete il vostro telefono/borsa/zaino … Accanto al bambino: non scenderete dall’auto senza e, per forza, vi ricorderete che c’è il bimbo in auto.
  • La borsa del cambio del piccolo sistematela accanto a voi, sul sedile del passeggero la vostra, come già detto, invece, dietro accanto al bambino.
  • Controllare tutti i sedili prima di chiudere l’auto, magari un bel postit posizionato sul cruscotto a ricordarvelo, tra l’altro è utile anche per non scordare niente in auto e rischiare un vetro rotto per tentativo di furto.