Notte di Capodanno a casa con i bambini

new_years_kidsMolti questa serata la passeranno a casa con i bambini, magari in compagnia di altre famiglie, magari alla presenza di tanti bambini, delle età più diverse. Il problema dell’intrattenere i bambini in casa, è in relazione allo spazio che si ha a disposizione e alla gestione del rumore. Passi il rumore, che a Capodanno anche i vicini più rognosi dovrebbero avere una certa tolleranza, ma lo spazio rimane sempre quello e ritrovarsi alle 10.00 di sera con un manipolo di bambini scatenati che si rincorrono, saltano o improvvisano un nascondino nel guardaroba magari è divertente per loro, di sicuro meno per i genitori e di certo pochissimo per chi ha messo a disposizione casa propria per fare la festa. Vediamo allora qualche dritta per una serata che sia piacevole per tutti perché la  notte di Capodanno a casa con i bambini sia un piacere e una festa per tutti.

I bambini non sono ospiti di serie B

Mi dà enormemente fastidio essere invitata a casa di persone e trovare una meravigliosa tavola addobbata a festa per gli adulti, con cristalleria della nonna tirata fuori per l’occasione e tovaglioli di tessuto e la zona dei bambini, ammesso che sia stata allestita allo stesso tavolo degli grandi, sistemata con piatti e bicchieri di plastica. I bambini sono piccole persone che meritano di essere accolte al meglio, e di certo, far percepire loro che gli è stata riservata un’accoglienza di serie B perché tanto sono bambini né li farà responsabilizzare al rispetto degli oggetti, né li stimolerà a comportarsi bene. E se per voi quel piattino regalatovi al matrimonio ha un valore così inestimabile e temete si possa rompere, basta comprare al super set di piatti di cartoncino colorati e in abbinamento con tovaglioli e bicchieri: la spesa è relativa, ma l’effetto tanto più bello e accogliente rispetto all’effetto del piattaccio bianco di plastica senz’anima. Le stoviglie di plastica devono tuttavia rimanere bandite dalle case di tutte le persone sane di mente: non credo ci sia tortura peggiore che portare alla bocca una forchetta di plastica o tentare di tagliare qualcosa con un coltellino di plastica tremolante in grado di sciupare il miglior piatto del mondo.

Apparecchiare per i bambini ad un tavolo separato da quello dei genitori, se i bambini sono grandicelli (quindi a partire dai 6 anni) e la loro zona viene curata e presentata bene come quella degli adulti, non è una cattiva idea: avranno l’impressione di godere di una certa privacy, potranno sentirsi abbastanza liberi e avranno anche una certa libertà di movimento (magari per questa sera evitate di alzarvi di continuo per vedere costa stanno facendo o se stanno mangiando).

Lo stimolo a stare a tavola va trovato: dare un obiettivo, creare dei diversivi

Happy Multi-Ethnic Children Playing With BalloonsLa tavola degli adulti è essa stessa un piacere: a tavola si beve, si mangia, si chiacchiera, si ride, si prendono le cose con calma, si fa passare la serata (questo discorso vale per tutti eccetto per la padrona di casa, se state leggendo questo articolo e stasera sarete voi la padrona di casa, sarete ben consapevoli che voi vi farete il mazzo, spero lo abbiate scelto di vostra spontanea volontà 🙂 ). Ma per i bambini stare a tavola oltre ad un certo tempo è una tortura, ecco allora che può aiutare avere durante la cena dei diversivi.

Un gioco carino potrebbe essere quello dei palloncini delle attività: gonfiate un certo numero di palloncini, quanti pensate possano esservi utili per arrivare a mezzanotte, sul palloncino attaccate un foglio arrotolato (io in genere lo arrotolo e lo lego ad un nastrino laddove il palloncino si chiude) dove verrà scritta un’attività da fare o una piccola sorpresa da ricevere. Su ogni palloncino verrà scritto un orario e, solo all’ora giusta, i bambini potranno aprire il foglio e vedere cosa è previsto che facciano.

Che cosa scrivere sui foglietti? Su uno potete dare indicazioni su dove trovare in casa una zona dove potranno fare un disegno da mostrare poi agli adulti (quindi preparare colori, fogli, qualche sticker da incollare, magari dare anche un tema); su un altro la notizia che riceveranno dai padroni di casa una piccola sorpresa (preparate un piccolo regalo per ogni ospite: in edicola ci sono un’infinità di bustine sorpresa che contengono giochini, carte, piccoli gioielli, minifigure … Con 2,50 Euro a pacchetto ve la caverete); su un altro ancora potete dare ai bambini indicazione di preparare una canzone/scenetta da realizzare in un’altra stanza e poi, solo quando saranno pronti, esibirsi davanti ai genitori; o ancora potete preparare per i bambini presenti un contenitore con abiti e cianfrusaglie con cui “travestirsi”, dopo di che una volta ben conciati, potranno partecipare ad una sfilata di moda-mostruosa in cui verrà premiato il più ridicolo/originale/ buffo (anche in questo caso avere qualche gadget da regalare, non fosse altro che un ovino Kinder, può essere una buona idea).

I Giochi da fare una volta finita la cena

Pouet PouetUn gioco che vi consiglio e che noi abbiamo, è il gioco delle carte da mimare. Noi abbiamo la versione della Djeco che si chiama Pouet! Pouet! Il gioco è perfetto anche per i piccini che ancora non sanno leggere (3-6 anni) perché le carte mostrano chiaramente l’azione da mimare: i giocatori coinvolti devono indovinare cosa è raffigurato sulla carta emettendo un verso oppure mimando un gesto.

Se pensate di mettere i bambini di fronte alla tele e fargli vedere un film, preparate un ambiente accogliente che sia proprio una “cuccia”, un nido dove accoccolarsi (e magari addormentarsi): coperte, cuscini, (tanti e di varie misure) peluche da abbracciare, ma vanno bene anche i sacchi a pelo e quanto di morbido potete scovare.

Un altro gioco carino e un po’ scemo che fa tanto ridere i bambini è il gioco del passaggio dell’arancia (per i piccoli direi che un mandarino dovrebbe essere sufficiente). Mettete i bambini in cerchio e chiedete loro di passarsi un mandarino sotto il mento usando solo i movimenti del corpo, ma con le mani e le braccia rigorosamente lungo in fianchi.  Quando il mandarino cade, si fa penitenza.

E con questo vi saluto e buon ultimo dell’anno.