Museo del calcio a Firenze: in visita con i bambini a Coverciano

Merita, merita, merita una visita il Museo del Calcio di Firenze, rinnovato con nuovi percorsi e nuove attività nel 2021, fra cui la possibilità di festeggiare il compleanno al Museo tutto a tema calcio per i bambini. Il Museo si trova presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano ed è proprio qui che si allenano gli Azzurri della Nazionale Italiana.

Le novità del 2021

Tra le novità che caratterizzano la riapertura del Museo del Calcio, trovate un percorso espositivo con nuove collezioni in ordine tematico e cronologico, la sala trofei, la sezione dedicata alla Nazionale femminile, fino all’area proiezioni per vivere ricordi del calcio attraverso i suoni e i video.

C’è anche lo shop del Museo dove è possibile trovare oggetti ufficiali legati alla Nazionale: maglie, sciarpe, palloni. È necessaria la prenotazione per il fine-settimana. Questa è richiesta anche durante la settimana per pacchetti riservati agli istituti scolastici e alle società sportive. Abbiamo dedicato uno speciale al Nuovo Museo del Calcio. 

Compleanno al Museo del Calcio

Fra le novità del 2021, la possibilità di festeggiare il compleanno dei bambini e dei ragazzi al museo con gioco, visita guidata, taglio della torta e regalo per il festeggiato, tutte le informazioni qui: Compleanno al Museo del Calcio.

Museo del calcio Coverciano con i bambini

Cosa contiene il Museo del Calcio di Firenze

Il Museo raccoglie i cimeli delle Nazionali e nella primavera del 2021 ha riaperto con orario dalle 10:00 alle 18:00 (ingresso consentito fino alle 17:30) con orario continuato. La veste è stata totalmente rinnovata, con nuovi cimeli legati alla Nazionale, alla sua storia e al presente e con  nuovi percorsi espositivi e nuovi oggetti che raccontano il calcio e gli Azzurri.

La nostra visita al Museo del Calcio con i bambini

Per la nostra famiglia è stata un’esperienza emozionante: ripercorrere con i bambini i trionfi e i momenti bui (il periodo del ventennio fascista, con le foto di Mussolini che accoglie i giocatori, costretti a indossare, per l’occasione, le divise della marina militare) della storia del calcio insegna molto ed è curioso per i piccoli e coinvolgente anche per gli adulti.

divise tempo musolini

Con questa visita abbiamo assaporato, momento per momento, la storia della Federazione Italiana Giuoco Calcio dall’inizio della sua costituzione, nel 1898, ai giorni di oggi.

Visitare il Museo del calcio è un viaggio nel tempo

Il viaggio procede lungo percorsi in cui sono esposte  magliette, cimeli, coppe e altri documenti dell’epoca che hanno il potere di evocare emozioni e ricordi, come il Campionato d’Europa del 1968 e la Coppa del Mondo 1982. Ma una visita al Museo del Calcio significa anche entrare e visitare il Centro Tecnico FIGC di Coverciano, la casa della Nazionale Italiana di calcio, che è un posto bellissimo.

La casa della Nazionale Italiana di calcio

il Centro Tecnico Federale di Coverciano è una cittadella quasi autosufficiente, all’interno della quale i giocatori si allenano, mangiano, giocano, si preparano dal punto di vista atletico e psicologico alle partite in Nazionale.

Le sale museali

centro tecnico covercianoPercorrendo le sale, tutti noi siamo stati rapiti dai materiali in esposizione. Poter vedere da vicino le maglie con cui hanno giocato i giocatori del passato (lo sapevate che le prime maglie, fino agli anni ’80, erano di lana?) e apprendere tante informazioni interessanti ci ha davvero arricchito.

In una teca, sono esposte a confronto le scarpette da calcio di due giocatori della Nazionale del 1968: allora non c’erano sponsor che rifornivano gli atleti e ognuno arrivava da casa con il suo materiale. Il giocatore del nord Italia aveva in dotazione scarpette piuttosto moderne, il giocatore proveniente dal sud,  scarpette ancora con i chiodini di cuoio.

Il grandissimo Piola

Vedere la maglia del grandissimo giocatore Piola e conoscere la storia del ricamo fatto da sua madre, ci ha emozionato non poco. Per Piola, la prima convocazione in Nazionale maggiore arrivò nel marzo 1935, poiché il titolare, Meazza, era bloccato da un problema muscolare. Piola, dunque, debuttò il 24 marzo al Prater di Vienna, a ventuno anni, mettendo a segno due reti decisive per la prima vittoria italiana in terra austriaca. All’epoca, secondo quanto ci ha raccontato la nostra guida, le maglie con cui i giocatori disputavano la partita, andavano restituite alla fine dell’incontro. Piola chiese se avesse potuto tenere la maglia con cui aveva giocato e la portò a sua madre in regalo. maglia piola

La madre ricamò la scritta che vedete in foto (all’epoca si poteva scrivere il verbo avere con l’accento al posto dell’h, non è un errore!) e poi la tenne per sé nascosta in un cassetto.

Alla morte della mamma, e in seguito alla scomparsa anche di Piola, nel 1996, la figlia Paola, rovistando nelle cose di casa, trovò questo oggetto stupendo e prese o la decisione di donarlo al Museo del Calcio.

La tragedia di Superga

Un altro momento di forte emozione è stato vedere la zona dedicata alla tragedia di Superga.

superga

Il 4 maggio 1949, alle ore 17:03, l’aeroplano con a bordo intera squadra del Grande Torino, si schiantò contro il muraglione del terrapieno posteriore della Basilica di Superga. Le vittime furono 31.

L’aereo stava riportando a casa la squadra da Lisbona, dove aveva disputato un incontro amichevole con il Benfica. Sempre la nostra guida, ci ha raccontato che l’impatto che la tragedia ebbe in Italia fu fortissimo.

Il giorno dei funerali, quasi un milione di persone scese in piazza a Torino per dare l’ultimo saluto ai campioni. Lo shock fu tale che l’anno seguente la nazionale si recò ai Mondiali in Brasile viaggiando in nave. Tra gli oggetti esposti c’è la maglia di Virgilio Maroso che con il Torino vinse tre campionati e i parastinchi e le sigarette di Aldo Ballarin ritrovati sul luogo dell’incidente.

Queste fra le cose che più hanno colpito noi e i bambini, ma potrei raccontarne tante altre, visto che ben 6 sono le sale che raccontano della Nazionale di Calcio e quindi di noi italiani.

Come si può visitare il Museo del Calcio e quando

Il Museo del Calcio promuove i valori del calcio soprattutto tra i più giovani. bambini orlando

Giorni feriali: orario continuato 10.00 – 18.00. Sabato e domenica aperto solo su prenotazione per gruppi. Si consiglia di presentarsi almeno un’ora prima della chiusura.

Biglietti

Intero € 7,00, ridotto € 5,00 (bambini da 6 a 14 anni e gruppi minimo 20 persone). Gratuito da 0 a 5 anni. Per i gruppi è obbligatoria la prenotazione La visita guidata è riservata ad un minimo di 20 persone ed ha un costo di € 10,00 a persona (ridotto € 8,00 per istituti scolastici e scuole calcio). 

Il Museo del Calcio è inserito nel circuito Firenze Card. La Firenze Card dura 72 ore dalla prima attivazione e permette di accedere, una sola volta, ai musei e luoghi di interesse aderenti al circuito.