A noi lo racconta Veronica con il suo Blog

Ti voglio bene fino a Dubai

Ospitiamo con grande piacere il post di Veronica Montorfano “mamma” del blog Ti voglio bene fino a Dubai.

Il perché di questa “ospitata” lo potete già intuire dal titolo: si parla di famiglia, che è il filo conduttore di tutto il nostro sito, e di viaggi, altro tema che ci piace molto. Stavolta però si guarda alla cosa con un punto di vista diverso, quello di viaggi in famiglia realizzati da un solo genitore.

In viaggio con il proprio bambino, senza il partner

Ci possono essere mille diversi motivi per i quali ci si potrebbe trovare davanti alla decisione di intraprendere un viaggio da soli con il proprio figlio. Rinunciare a questa possibilità per paura è un’occasione mancata per noi e per i nostri figli. Ecco allora che arriva Ti voglio bene fino a Dubai, racconti di viaggio di una mamma con il suo bambino per tutto il mondo!

Mamma e papà in viaggio con il proprio bambino: le paure più comuni e come affrontarle

di Veronica Montorfano

Fin da bambina ho sempre amato viaggiare. I miei genitori mi hanno sempre portata in giro per tutta l’Italia, poi per l’Europa e anche per il mondo (ancora adesso mi capita di viaggiare con loro ed è bellissimo!). Sono cresciuta con la convinzione che viaggiare apra la mente, aiuti ad adattarsi a tutto e con la curiosità di vedere ciò che c’è oltre la nostra routine quotidiana.

Questo mi porta ancora adesso, con un bambino di 5 anni, a voler visitare il mondo, ma questa vola in due.

Non tutte le famiglie hanno la possibilità di viaggiare insieme

Ci sono genitori separati che non condividono più una vita insieme, quindi si trovano a dover viaggiare soli con i propri figli. Oppure genitori che purtroppo non riescono a combinare le ferie e motivo per cui fanno obbligatoriamente vacanze separate. Un altro motivo può essere quello che uno dei due genitori non ami viaggiare e giustamente l’altro non vuole rinunciare alla sua passione, ed ecco che decide di viaggiare da solo, portandosi i propri figli per dar loro la possibilità di conoscere ciò che c’è fuori da casa propria.

Spesso purtroppo capita che questi genitori “single” non riescano più a viaggiare per paura

E’ una paura comprensibile visto che quando si è in due ci si da una mano a vicenda e, soprattutto in caso di difficoltà, si supportino a vicenda. Quando si pensa di viaggiare soli con i propri figli ogni problema viene ingigantito, si pensa a come si potrà affrontare da soli e spesso si rinuncia.

In effetti non è facile. Se non si ha la passione per il viaggio diventa più comodo rinunciare. Ma chi ha questa passione ce l’ha nel sangue prima o poi ci proverà. Ma vi garantisco che prima lo farete prima vi renderete conto che la paura è semplice da superare…è tutta nella vostra testa!

La mia prima volta in viaggio con Matteo

Io ad esempio non ci ho messo molto. Il primo viaggio di Matteo solo con me è stato un fly & drive in Andalusia e lui aveva un anno e mezzo. Avevo voglia di partire, era troppo tempo che non facevo un viaggio come piace a me. Guardavo il sito Ryanair e ho trovato un offerta su Malaga. Ho prenotato, senza pensarci, avevo troppa voglia di partire. Ho noleggiato subito un auto e ho bloccato alcuni hotels. Ero euforica, felicissima di aver comprato quei biglietti. Ma il giorno dopo…Panico!!!!!

Sono stata assalita da mille dubbi e mille paure: Come posso cavarmela in aeroporto da sola con un bambino, con valigie, passeggino e lui da guardare. E i controlli in aeroporto? E all’arrivo? Al ritiro bagagli al banco del noleggio auto? E se non trovo nulla che gli piaccia da mangiare? E come gestire tutti gli spostamenti in auto! Se dovesse star male? Insomma, secondo me in tutta la vacanza poteva succedere di tutto e io non mi sentivo affatto pronta. Anzi, mi sentivo una madre degenera per aver anche solo pensato di poter fare un viaggio così con un bambino piccolo!

Ci ho pensato per qualche giorno (in realtà ci ho dormito sopra), finchè ho deciso che sarei partita comunque.

L’organizzazione

Ho organizzato tutto nei minimi dettagli, ho calcolato tempi più lunghi per ogni spostamento, ho sentito il pediatra prima di partire per avere un consiglio sui medicinali da portare. E ho stipulato una buona assicurazione, anche se in Europa non è necessaria perchè la nostra tessera sanitaria è valida in tutti i paesi UE.

In realtà, durante il viaggio tutte le paure spariscono

Ovviamente ci si ritrova in aeroporto con bambino, passeggino e bagagli. Col bimbo seduto sul passeggino si riesce tranquillamente ad arrivare al check in e fare tutto senza troppi problemi. Se il bimbo non vuole stare sul passeggino, probabilmente vorrà giocare a spingere il bagaglio (motivo per cui un trolley a 4 ruote sarebbe il massimo), lo fanno tutti i bambini! Mettetevi uno zainetto in spalla con tutto quello che può servire al bimbo in viaggio, e andate. Al check in la situazione non è così drammatica perché vostro figlio sarà impegnatissimo con la valigia, vorrà a tutti i costi imbarcarla da solo!!! Fanno tutti così!  Poi spesso sono le stesse addette al check in che cercano di distrarre i bambini raccontandogli a cosa servono le etichette e dove andranno le valigie.

I miei consigli per il momento dell’imbarco

Io consiglio sempre di imbarcare il bagaglio e se il passeggino in aeroporto non vi serve, imbarcate subito anche quello. Viaggiare leggeri in questi casi è fondamentale. Riducete al minimo quello che serve durante il viaggio. E nello zainetto portate qualche libro o giochino per l’aereo. Se poi avete un piccolo tablet con qualche cartone animato caricato, allora siete a posto. In questo caso, non dimenticate le cuffiette per il vostro bimbo, in questo modo non costringerete tutto l’aereo a sentire il suo cartone animato preferito.

Dall’aereo alla macchina

Per ritirare l’auto non ci sono grossi problemi, generalmente è abbastanza veloce. In ogni caso, dopo il viaggio, sicuramente vostro figlio starà più facilmente sul passeggino, visto che avrà addosso un po’ di stanchezza. Se non lo fa state tranquilli, sarà come fare la coda alla cassa del supermercato, ne più ne meno. Un consiglio che posso dare è quello di acquistare tutte le assicurazioni che vi servono in Italia, in modo da velocizzare le pratiche per il ritiro. Se vi dovessero chiedere altre polizze dite di no perchè avete già tutte quelle necessarie, quindi non dovrete concentrarvi troppo a capire condizioni e quant’altro. Prima ritirate meglio è.

E’ importante scegliere un autonoleggio che abbia il banco all’interno del terminal, evitate navette e trasferimenti per ritirare l’auto.

Questo e il viaggio di ritorno sono le parti più faticose di un viaggio soli con vostro figlio. Una volta ritirata l’auto dovete solo andare in hotel!

Vi renderete conto di quanto i vostri piccoli vi saranno d’aiuto. Bisogna responsabilizzarli un po’ e loro, soltanto sentendosi un po’ più grandi perché gli avete affidato un compito importante, vi aiuteranno tantissimo (per quello che possono fare ovviamente).

Per un viaggio itinerante (come il mio in Andalusia), non preoccupatevi:

conoscete vostro figlio, quindi potete organizzare i viaggi da una località all’altra negli orari in cui fanno il riposino. E il mio consiglio è di evitare spostamenti oltre le due ore al giorno senza fare soste intermedie. E state tranquilli anche per il cibo: troverete sempre qualcosa che i vostri piccoli gradiscono e di solito loro si adattano molto più di noi.

Una volta prenotato il primo viaggio, non ci si ferma più

La parte difficile è prenotare il primo viaggio… Una volta fatto questo passo, per forza di cose dovrete organizzarvi per partire. Non lasciate mai nulla al caso nell’organizzazione del viaggio, almeno finchè i bimbi sono piccoli. Matteo ora ha quasi 6 anni, quindi possiamo anche improvvisare ormai.

Una cosa importantissima è quella di controllare subito di avere i documenti in regola anche per i vostri figli e non solo per voi: le regole cambiano molto spesso riguardo ai viaggi per i minori! Io consiglio sempre di fare il passaporto anche per loro, così non avrete mai problemi (tranne per il Sudarfica che ha delle procedure particolari). La carta di identità non sempre è sufficiente in Europa se viaggiate senza l’altro genitore.

Non rinunciate a viaggiare con i vostri bambini, vi accorgerete prestissimo di avere con voi degli ottimi compagni di viaggio! I bambini in viaggio non sono mai un impedimento. E la cosa più bella è guardare il mondo con i loro occhi!

Se poi avete ancora qualche timore, allora seguite i nostri itinerari di viaggio, ci trovate qui: Ti voglio bene fino a Dubai