Perché non sia gelato tutti i giorni

In questo articolo parleremo della merenda dei bambini, in particolare di quella che ci si porta dietro quando siete fuori casa, al parco o in spiaggia e vi daremo alcune idee perché non sia sempre il gelato.

Che c’è di male in un bel gelato? Niente. Fresco e corroborante, è una merenda gustosa e fa sempre centro. I miei figli sono precisi come un orologio: intorno alle cinque del pomeriggio emergono dall’acqua e cominciano ad aggirarsi come squali feroci intorno al mio lettino: “possiamo andare a comprare il gelato?”

E uno a metà pomeriggio, per merenda, e magari un altro, dopo cena, durante la passeggiata sul lungomare. Sono già due gelati e sono troppi. La nutrizionista che ha avuto in cura la mia bambina per un lieve sovrappeso ha consigliato un gelato a … settimana e il dentista pediatrico si è raccomandato: igiene dentale accurata e meno zuccheri possibili, includendo anche i gelati (soprattutto le varianti iper caloriche di alcune proposte confezionate).

Se poi il gelato segue il pranzo a base di panini, schiacciate e tranci di pizza

Le ferie sono tali perché ci si libera anche dalle regole della routine cittadina e, a meno che non si voglia scendere in spiaggia con la borsa frigo modello anni ’80 e il tavolino pieghevole, il pranzo è spesso costituito da un panino, un pezzo di pizza e magari ci scappa anche la bibita gassata. Derogando di qui e derogando di là si assumono alimenti ricchi di grassi e zuccheri semplici che non solo appesantiscono la digestione, ma faranno anche tornare fame abbastanza rapidamente.

Un carico di calorie e zuccheri pazzesco e non importa che i bambini si muovano tutto il giorno e molte di quelle calorie le smaltiscano: si sono alimentati male. Tra l’altro, dovrebbe mettervi in allarme il fatto che nonostante si siano rimpinzati di pizza e gelato, molto prima di cena manifestino già il senso della fame.

Un gelato artigianale, se il pranzo è stato equilibrato, è una buona merenda. Un gelato iperfarcito che segue una serie di altre schifezze, no. Allora, per trovare una via di mezzo che non frustri i bambini e allo stesso tempo tuteli la loro salute, ecco un’alternativa da proporre in spiaggia

La merenda in un box a scomparti preparato appositamente per i bambini

La presentazione di un alimento ha un grande ruolo nella loro percezione del gradimento per cui, lo stesso grappolo d’uva presentato in modo che appaghi gli occhi, è accolto con più piacere rispetto a quando è tirato fuori dal sacchetto di carta e dato in mano da mangiare senza troppi fronzoli.

Ai bambini, inoltre, piace avere oggetti tutti loro: il piatto personalizzato, sempre la stessa tazza, la loro spazzola, il loro zainetto. Lo stesso potete fare con la merenda. Preparargliela in una scatolina alimentare di loro esclusiva proprietà che, giorno per giorno, contenga qualcosa di diverso, sfizioso ma sano allo stesso tempo.

La merenda come una sorpresa

Aprire il box della merenda sarà come ricevere una piccola sorpresa e potrete tranquillamente assemblare insieme alimenti più sani a qualcosa di più goloso che stuzzichi la loro “gola” pur rimanendo in quantità da voi prestabilite. Ecco quindi che se piace la pizza, potrete inserirne nel box merenda un pezzettino e poi abbinare un po’ di frutta, magari un quadratino di formaggio e della frutta secca. Le combinazioni che potete creare sono infinite, garantendo varietà nell’alimentazione e il giusto apporto calorico.

Il lunch box con chiusura ermetica

Una scatola da alimenti “porta-pranzo” la potete trovare in qualsiasi negozio di casalinghi e potreste sbizzarrirvi con la forma e gli accessori incorporati che più vi piacciono. Visto l’amore dei miei bambini per tutto quello che è dettaglio, io ne ho scelto una a due scomparti con forchettina inclusa. Ci segue al parco, in spiaggia, durante le gite e, d’inverno, la usiamo per la merenda da portare a scuola.