Come visitare la Galleria dell’Accademia con i bambini?

La Galleria dell’Accademia di Firenze non è un museo facilissimo da affrontare con i bambini. È vero che le sale da visitate non sono tante, che c’è il David di Michelangelo (e come fai a non vederlo, una volta che vieni a Firenze? ) e che è uno dei più importanti musei della città. Però è anche vero che è un museo che, salvo le audio guide dedicate ai piccoli, non offre altri strumenti per renderlo a loro più leggero. E tuttavia se saprete affrontarlo bene, puntando l’attenzione su determinate opere o sale piuttosto che altre, ve lo potrete godere anche in famiglia.

In questo post, troverete una serie di consigli che vi saranno utili per visitare la Galleria dell’Accademia in autonomia con i vostri bambini.

Altri musei da visitare a Firenze adatti al pubblico dei bambini: https://www.firenzeformatofamiglia.it/2019/04/20/quali-musei-vedere-a-firenze-con-i-bambini/

Consiglio 1: Non tentate la sorte alla Galleria dell’Accademia presentandovi alla biglietteria senza prenotazione! Ad eccezione di alcuni rari periodi di bassissima stagione, c’è una lunga fila per entrare. Lunga fila significa fila di ore: un serpentone umano esposto ad ogni evento meteorologico che costeggia le pareti del palazzo, continua davanti al conservatorio Luigi Cherubini e prosegue su tutta via degli Alfani. B-Ticket è l’unico canale ufficiale di biglietteria online autorizzato dal MiBAC, la pagina relativa agli orari del museo, alle modalità di entrata e al link per prenotare è questa: http://www.galleriaaccademiafirenze.beniculturali.it/galleria/1/visita/

Alla Galleria dell’Accademia non c’è una zona guardaroba e non potrete entrare con zaini troppo ingombranti. Prima dell’accesso alla biglietteria dovrete passare dal controllo con metal detector.Cercate allora di entrare leggeri, senza sacchetti o elementi ingombranti (lo shopping, per esempio, andrete a farlo dopo la vostra visita qui e non prima!).

Consiglio 2: Portate con voi un blocco da disegno e matite colorate per i bambini. Ci sono diversi spazi per sedersi in molte sale e, mentre osservate i dipinti e leggete le didascalie, se le opere sono troppo difficili per i bambini che tenderanno ad annoiarsi, chiedete loro di riprodurre un particolare di un quadro che li colpisce di più.

La maggior parte dei quadri sono a tema religioso, ma all’interno di questi non mancano soggetti come animali, volti di angeli, scorci di paesaggio. Avere un supporto per disegnare è un buon modo di allungare i tempi di pazienza dei bambini.

Consiglio 3: Se vi è possibile, prendete le audio guide per tutta la famiglia (quelle per adulti sono fruibili anche in coppia). Senza spiegazioni, senza una guida specializzata che vi accompagni o un’attività ludico-didattica organizzata, la maggior parte delle opere, come abbiamo detto a soggetto religioso, sono difficili da apprezzare e capire. L’audio guida per gli adulti contiene 37 tracce audio relative ad altrettante opere , quella per i bambini ne contiene 12 per un totale di 40 minuti circa di visita. L’audio guida per bambini è realizzata attraverso il dialogo fra due personaggi: “Davidino” e Matteo, un restauratore del museo. Le domande di Davidino e le risposte di Matteo costituiscono un percorso divertente e curioso per i bambini, invitandoli a scoprire elementi nascosti nei quadri, dettagli, come se stessero partecipando ad una caccia al tesoro. L’età consigliata è dai 5-6 fino ai 12 anni.

La mappa del museo e le sue sale

Osservate la mappa del museo e notate come è strutturato:

Mappa tratta da: http://www.galleriaaccademiafirenze.beniculturali.it/galleria/1/visita/

Oltre alla scenografica galleria realizzata per accogliere e valorizzare il David (qui troverete anche i Prigioni e il San Matteo di Michelangelo) trasportato nel museo nel 1873, i bambini apprezzeranno sicuramente le stanze del dipartimento degli Strumenti musicali.

Il dipartimento degli studi musicali piacerà sicuramente ai bambini

Sono conservati qui gli strumenti (circa 50 pezzi) del Conservatorio Luigi Cherubini, provenienti  dalle collezioni private dei granduchi di Toscana, i Medici e i Lorena, raccolti tra la seconda metà del secolo XVII e la prima metà del XIX. Non dimenticate di alzare la testa e osservate i quadri esposti alle pareti di queste stanze: sono i dipinti di autori come Anton Domenico Gabbiani e Bartolomeo Bimbi, che rappresentano la vita musicale alla corte in quegli stessi anni. Nelle sale del Dipartimento è possibile, inoltre, ascoltare i suoni degli strumenti esposti, attraverso delle postazioni multimediali e c’è anche un piccolo corner interattivo dove i bambini possono provare il meccanismo di funzionamento del pianoforte e conoscere la storia della sua nascita alla corte dei Medici.

La gipsoteca Bartolini

Peccato che in questa sala meravigliosa all’interno della quale si entra e ci si sente osservati dalle tantissime statue in gesso e dai busti presenti, non ci sia nessuna traccia nella guida dei bambini.

È un luogo fatato che rapisce lo sguardo e dal quale si esce malvolentieri (vedrete che i bambini faranno più e più volte il giro del salone). La gipsoteca è il luogo che accoglie una collezione di modelli e calchi in gesso di sculture o di elementi architettonici. Questa che vedete alla Galleria dell’Accademia, contiene le opere di Lorenzo Bartolini, acquisita dallo stato italiano dopo la morte dell’artista e i gessi del suo allievo Luigi Pampaloni. Il salone che ospita la Gipsoteca era la sede della corsia delle donne dell’antico ospedale di San Matteo, poi incorporato nell’Accademia di Belle Arti. Dalle finestre entra una luce naturale bellissima che si fonde alla perfezione con quella delle artificiale e accarezza le statue presenti (illuminazione che, invece, lascia un po’ a desiderare in alcune sale del primo piano e che invece ritorna splendida nelle sale del secondo piano)

La statua del David di Michelangelo

Al primo piano, nella sala dedicata alla pittura del XVI secolo, segnata in azzurro, si trova l’imponente statua di Michelangelo. Ne rimarranno rapiti anche i bambini, anche perché la statua appare in fondo ad un corridoio lungo il quale sono esposti “i prigioni di Michelangelo” e la sua presenza possente si irradia nello spazio circostante, catturando lo sguardo del visitatore: dal momento in cui l’ha scorta, non può fare altro che andargli incontro, tenendo lo sguardo fisso sulla sua figura.

È molto carino il dialogo fra Davidino e il restauratore che spiega l’opera e il suo significato. Tutto parte da Davidino che si vanta della bellezza del suo ritratto e, rimbrottato da Matteo, ne racconta allora la storia. Viene ricordata la lotta fra Davide e il Gigante Golia che nessuno, nel villaggio, era riuscito a sconfiggere. Grazie al coraggio di David, giovane pastore chiamato da Dio a combattere il mostro e alla mano della Provvidenza, il colpo fatale lanciato dalla fionda compie il miracolo abbattendo l’invasore. Davidino spiega ai bambini che l’opera rappresenta la vittoria della libertà sulla tirannia. Matteo descrive la posizione della statua, evidenziando il movimento che sta per compiersi, la fionda nascosta dietro la schiena, lo sguardo concentrato, il sasso nella mano destra. Ogni dettaglio è rappresentato come vero e Matteo invita i bambini a girare intorno alla statua per ammirarne i particolari, fatelo anche voi.

Il secondo piano della Galleria dell’Accademia, meraviglioso

Forse sarete stanchi e i bambini ancora più di voi, ma non perdete le opere al secondo piano della Galleria dell’Accademia, il cui splendore è valorizzato da una accuratissima illuminazione che ne accentua i colori e il brillare dei metalli preziosi. Il secondo piano raccoglie opere di pittura del XIII- XIV secolo.

I dipinti a fondo oro in particolare, distribuiti nel corso di tre secoli, rappresentano la maggior parte della collezione. L’audio guida dedicata ai bambini, in particolare, si concentra sul meraviglioso tessuto esposto in una teca illuminata.

Si tratta di un pagliotto cioè un rivestimento di tessuto che, come spiega Davidino, serviva a rendere più bello l’altare di una chiesa. Il qui conservato pagliotto è in lino, seta, argento e oro, tutti materiali eleganti e preziosi e Matteo spiega che è stato realizzato da Jacopo Cambi, come riporta la scritta in latino presente sul tessuto (Jacopo Cambi da Firenze lo ha realizzato nel 1336). Uno splendido esempio di arte del ricamo, per la quale Firenze, all’epoca, era molto famosa. In tutto il mondo, fa notare Davidino, ci sono pochissimi tessuti belli e preziosi come questo e, con questa ultima opera, Matteo e Davidino si salutano e danno l’arrivederci anche ai piccoli visitatori.

Informazioni utili

GALLERIA DELL’ACCADEMIA DI FIRENZE
Via Ricasoli, 58/60, 50122 Firenze, Italia, Tel. +39 055 0987100 [email protected]

Apertura: dal martedì alla domenica dalle 8.15 alle 18.50. Chiusura: tutti i lunedì, 1° gennaio, 25 dicembre
Biglietto intero: € 12,00 (fino a 18 anni l’entrata è gratuita). E’ possibile prenotare  il biglietto e l’orario di ingresso telefonando a: Firenze Musei: Tel. +39 055 294883 Costo della prenotazione: € 4,00
Dal 2 Aprile 2019, per accedere al Museo in via prioritaria con Firenze Card è necessario prenotare preventivamente l’ingresso, senza costi aggiuntivi, al call center di Firenze Musei o presso gli sportelli dedicati.
Controllate eventuali variazioni di orario sul sito ufficiale della Galleria dell’Accademia.