Favole e merenda in biblioteca a Calenzano

Favole e merendaDa mercoledì 13 gennaio a CiviCa, Biblioteca di Calenzano, inizia la serie di appuntamenti dal titolo: favole e merenda, a cura di Silvia Frasson

L’ingresso è gratuito e l’orario di inizio è fissato alle 17,00, abbiamo chiesto a Silvia Frasson, attrice teatrale e insegnante di teatro, di raccontarci come ha pensato e organizzato questa serie di incontri, e lei l’ha fatto, quindi affido alle sue parole di raccontarci cosa i bambini che parteciperanno troveranno durante gli incontri.

Per partecipare, è richiesta la prenotazione presso la biblioteca in via della Conoscenza 11 – 055 8833421/413 – [email protected];

La pagina della biblioteca su facebook: https://www.facebook.com/CiviCa-Biblioteca-di-Calenzano-809027832509267/

Favole e merenda

di Silvia Frasson

silvia frassonRacconto storie da tanti anni, più di dieci.
Ma a raccontare ai bambini ho cominciato qualche anno fa. Per caso, come si iniziano a fare tutte le cose che poi diventano importanti.
Noi teatranti diciamo spesso che il pubblico migliore di uno spettacolo sono i bambini, perché i bambini non hanno remore, non sono perbenisti né diplomatici: se si annoiano dormono, se si divertono ridono forte, se lo spettacolo è piaciuto ti vogliono bene per sempre (e non dico per sempre così per dire, ma proprio per sempre. Forse i bambini sono gli unici detentori del vero significato delle parole “per sempre”).
Prima di cominciare a raccontare mi presento e spiego loro chi sono, la fata delle storie.

Famosa in tutto il mondo, appena nata già raccontavo storie e tutti si fermavano ad ascoltarmi, le infermiere all’ospedale, i miei genitori e i miei nonni, ero io che raccontavo loro le favole della buonanotte! E sono cresciuta così, raccontando raccontando e raccontando. Cosicché adesso non posso non farlo, altrimenti mi viene la febbre e almeno una volta al giorno devo trovare qualcuno a cui raccontare storie.
Poi comincio con le storie, tratte da Le Favole al Telefono di Rodari e da Le Fiabe Italiane di Calvino e lì è davvero magico: i bambini entrano immediatamente nel mondo immaginario che proponi loro, subito si dimenticano di te che sei lì e che li stai traghettando, e succede spesso che interagiscano loro stessi ma non con me, ma con i personaggi della storia. E vorrebbero dire loro di fare attenzione se entrano nel bosco perché sanno che c’è un lupo nascosto, o impedire a qualcuno di rivelare un segreto altrimenti sono guai. Da seduti comodi dove stanno scattano in piedi e : No, non lo dire!!No, vai da quella parte non lì!!Attento attento!!

I loro occhioni sgranati su queste storie immaginifiche sono finestre dalle quali passa un mondo intero. Mondo al quale credono totalmente.silvia frasson2
A volte chiedo loro di aiutarmi a raccontare perché sono stanca e loro, prima i meno timidi e poi tutti, mi vengono a fianco e ci inventiamo insieme come è fatto un bosco, come è fatto il vestito da sposa della principessa e che cosa si vede se si guarda in giù mentre si sta volando.

Con un bell’applauso, come si fa in teatro, ci salutiamo e molti vengono a presentarsi e dirmi il loro nome, le bambine mi dicono che sono bella e che sembro una principessa io stessa. Allora so che si sono divertiti davvero. Che per i bambini la bellezza la possiede chi li fa stare bene.
Il mondo dovrebbe essere messo nelle mani dei bambini, allora saremmo tutti salvi.

Per partecipare, è richiesta la prenotazione presso la biblioteca in via della Conoscenza 11 – 055 8833421/413 – [email protected];