Questa è la seconda edizione di Cosè Festival, un festival che le “cose” le approfondisce

Vale la pena dare tanta importanza alle “cose”? Ma non s’era detto che alle cose va dato il giusto peso in favore di altri aspetti dell’esistenza, magari più spirituali?

Allora come metterla quando i figli, di fronte ad un oggetto, magari comprato con fatica, magari nostro e dietro al quale si cela un valore non economico, ma affettivo non mostrano alcun rispetto? Tanto se si rompe si ricompra …

Due aspetti diversi che mettono in parallelo la necessità di non diventare schiavi degli oggetti e, dall’altra parte, di averne rispetto.

Dietro un oggetto c’è sempre una storia: di lavoro per chi l’ha creato o è stato sfruttato per crearlo, una storia affettiva, una storia economica. E poi? C’è qualcos’altro?

A me sembrava di aver individuato gli aspetti più importanti che costituiscono l’essenza di un oggetto. Poi sono tornata a leggere gli intenti degli organizzatori e mi sono resa conto di averne mancato uno:

“Obiettivo del festival è quello di avvicinare ed educare le persone alla Cultura delle Cose e quindi al Design, partendo dai più piccoli ed arrivando poi a coprire un target eterogeneo ed il più ampio possibile.Per permettere ciò le aree di attività coperte da questo festival comprendono mostre, laboratori ed eventi, alcuni dedicati specificatamente alle scuole di ogni fascia di età ed altri aperti a tutta la cittadinanza”.

Già il design? Un aspetto che molti scordano

Come possibile che abitando in Italia, Paese che ha raggiunto tanti successi in questo campo e che in questo ancora si distingue non venga subito in mente il design dietro alla realizzazione di un oggetto?  Effettivamente, quando si parla di design alla gente al massimo viene in mente Giugiaro o Pininfarina. Così infatti indicano anche gli organizzatori:

In Italia, come in tutti gli altri territori del mondo, si fanno cose. Nel nostro paese si producono cose particolari: l’Italia è famosa per oggetti di Design e Moda, sempre più dall’alto valore aggiunto.In particolare la Piana, che da Firenze arriva al mare, è un’ infinita zona in cui si producono cose. Il luogo delle cose, quindi. Cose che popolano le nostre case e che, talvolta, per il loro numero sempre crescente, quando diventano rifiuti, finiscono per assediarci.

Vale la pena allora dare un’occhiata al programma della 4 giorni e fare un’incursione in famiglia

Moltissimi eventi caratterizzano le giornate dal 4 al 6 maggio e tanti ad ingresso gratuito. Il programma completo, giorno per giorno, orario per orario lo trovate a questo link: http://www.cosefestival.it/programma e comprende laboratori per bambini nella fascia d’età fra i 4 e i 15 anni, visite a mostre, incontri, musica e anche food fra merende, aperitivi e street food.

Il sito è ben fatto e vi orienterete bene nelle sezioni specifiche dedicate alle aree e campi di svolgimento del festival.

Da tenere d’occhio per gli aggiornamenti in tempo reale anche la pagina Facebook della manifestazione: https://www.facebook.com/cosefestival/?ref=ts