teobaldelli enaQuesto articolo è  una sorta di appello: per piacere, quando decidete di assumere un fotografo, non fate a casaccio, non l’amico di, il cugino di, il tizio del, il signore accanto a … Cercate un professionista, punto. Niente scorciatoie, fatelo per voi stessi.

Sarà che siamo in tempo di matrimoni e comunioni, sarà che con le varie App da I-phone con due effetti ci sentiamo tutti un po’ fotografi, ma io in questo periodo sono testimone di foto agghiaccianti che mi passano sotto il naso e di fronte alle quali non c’è commento di cortesia che ci possa mettere una pezza:  veniamo invitati a vedere le foto di un evento e ci troviamo catapultati in un film horror: Non aprite quell’album di matrimonio 2- Il ritorno.

Finché le brutte foto sono di sconosciuti, magari provenienti da paesi lontani e postati su facebook su improbabili gallerie fanno ridere a crepapelle, ma poi se ritraggono amici o, peggio, noi stessi e i nostri cari in uno dei momenti più importanti della nostra vita, ci rendiamo conto di aver sciupato, per faciloneria e leggerezza, la possibilità di rivivere la meraviglia e lo stupore dell’evento che le foto dovrebbero evocare, mentre, ahimè, così come sono, non trasmettono niente, se non peggio. E quelle foto, non dimentichiamolo, saranno sempre lì, a portata di cassetto, pronte a rinfacciarci che quella volta abbiamo fatto una scelta sbagliata.

teobaldelli 1 Quindi, ok agli amici zelanti che amano dilettarsi su fotosphop ma, accanto, assumiamo un professionista e chiediamo un servizio straordinario, di meno non accontentiamoci, devo essere soldi spesi bene perché stiamo investendo nei ricordi.

A Firenze, ci sono moltissimi bravi professionisti e uno di questi, uno dei miei preferiti, è Emanuele Teobaldelli. Io l’ho scoperto in un modo un po’ particolare: scrivendo di Firenze e degli eventi che ci sono sul territorio, mi capita spesso di vedere foto mentre faccio le mie ricerche e studio la toscana e le sue risorse su internet. Ebbene, qualsiasi ricerca mi porti a trovare panorami fiorentini e toscani,  non appena google mi apre la pagina con le foto di scorci, gli scatti sui quali rimango incantata, sono spesso le foto di Teobaldelli, ormai le riconosco prima ancora di leggere la firma in calce.

Firenze-primavera2-650x360Sul suo sito, accanto alla gallery che presenta i suoi lavori, c’è una sezione blog in cui Teobaldelli documenta emozioni e stati d’animo attraverso scatti personali, uno dei post sui qual torno spesso è questo: http://www.emanueleteobaldelli.it/foto-blog/florence/primavera-su-firenze/, mi mette serenità, gioia e fa comparire sul mio viso un sorriso di soddisfazione che è quello che vorrei ispirasse la visione di una foto che ritrae me e la mia famiglia.

Fra i milioni di foto che scattiamo ogni giorno, grazie agli strumenti tecnologici di cui la maggior parte di noi dispone, ci sono scatti che riescono meglio, altri peggio, altri che ci fanno tenerezza e ai quali ci siamo affezionati perché legati ad un ricordo, e non voglio dire che questi non siano preziosi. Potremmo però considerare di regalarci una serie di foto speciali, che sia non soltanto un ricordo, ma il ricordo fermato in uno scatto speciale. Quel momento perfetto che ritrae la nostra gravidanza, il bebè appena nato, la nostra famiglia, il matrimonio e tutto quello che consideriamo importante, e dunque degno di essere cristallizzato in uno scatto, possiamo chiedere che non sia solo una foto, ma un’opera d’arte. Un’ultima considerazione: ogni giorno, grazie alla fotografia digitale, scattiamo, scattiamo, scattiamo, ma poi tutta quella roba dove va? La conserviamo tutta? Se ci affidiamo ad un professionista per fissare un momento importante, possiamo stare sicuri che, su commissione, di quelle foto ne avremo più cura.