Al “nostro” Iacopo Braschi e alla sua piccola principessa è piaciuto

Cattivissimo me 3, la recensione

a cura di Iacopo Braschi

Si arriva al terzo episodio e si cambiano ancora le carte in tavola. Il super cattivo Gru è ormai diventato un brontolone ma zelante agente della Lega Anti Cattivi insieme all’amata Lucy, deciso più che mai a seguire la retta via per amore suo e delle ragazze – Agnes, Edith e Margo – e mantenere unita più che mai l’inusuale ma tenera famiglia che hanno costruito.

Tanto buonismo però ha un suo costo. I Minion (i bananeschi e pestiferi aiutanti di Gru) sperano di tornare a fare malvagità nel mondo il giorno che il loro capo è stato ingustamente licenziato dal suo ruolo di agente acchiappacattivi.

Ma il pelatone dal cuore buone rifiuta e a loro non resta che licenziarsi e partire in massa in cerca di fortuna nel mondo.

La vita di Gru inoltre viene scombussolata dalla scoperta dell’esistenza di Dru, un ricco fratello gemello (e capelluto) che gli rivela le loro vere origini: sono figli di un cattivo cattivissimo. Dru lo tenta ad un ritorno alle tradizioni familiari come mentore, come finirà?

Tante sorprese e risate

La storia ovviamente andrà in una girandola di situazioni comiche e stacchi emozionali, dove i personaggi sono tutti ben presentati e caratterizzati in una loro personale ricerca della felicità: il riscatto dal sentirsi falliti che accomuna Gru e Dru, il riuscire ad essere una buona mamma per Lucy e Margo, trovare un unicorno, desideratissimo da Agnes accompagnata da Edith e, ovviamente, i Minion in cerca di un padrone supermalvagio.

E come scordare Bratt? Antagonista e motore della storia, ex divo della televisione da anni in tramonto e in lotta per tornare ai fasti di una volta che con il suo stile pacchiano anni ’80 e le fattezze a metà tra Borat e Freddie Mercury, delizierá il pubblico e sarà la croce dei protagonisti.

Terzo capitolo e il film mantiene la sua freschezza

Il film non conosce la stanchezza da sequel proprio perché ci tiene in famiglia, non avventurandosi in particolari colpi di scena, ma con trovate comiche impossibili da non adorare. La trama è basata su solidi valori e i personaggi azzeccati: il pubblico sarà portato a volere nuove avventure.

Visto nella sala 5 dell’UCI Cinema, ottima e confortevole, in compagnia entusiasta e con la Principessa  (21 mesi) così affascinata da questo mondo colorato, da restare sveglia e seguire tutta la vicenda.