Febbraio tempo di Carnevale e tempo di pagelle per tutti gli studenti, anche quelli con DSA

Metà febbraio è una delle scadenze della vita scolastica, quella che segna il ritiro della pagella dei primo quadrimestre. In concomitanza con questo periodo dell’anno, ci fa piacere segnalarvi l’esistenza, presso lo Spazio Co-Stanza, di un programma studiato per i ragazzi con DSA realizzato con il metodo Davis e condotto da due professioniste del settore, Laura Mazzocchitti (psicologa e tutor BES e DSA) e Chiara Vernuccio (Facilitatrice Davis).

Questo articolo è frutto di una conversazione svolta proprio con Laura Mazzocchitti e Chiara Vernuccio al fine di saperne di più su questo metodo e sulle sue potenzialità come sostegno ai bambini con Disturbo dell’Apprendimento.

DSA un tema per noi molto importante

 

Il tema dei disturbi dell’apprendimento è molto sentito da questo sito poiché proprio nella nostra famiglia abbiamo ben 3 casi certificati su 4 bambini, un bel record!! E’ una realtà con la quale facciamo i conti da sempre, per la quale abbiamo raggiunto la consapevolezza che, se da una parte non esistono guarigioni o trattamenti miracolosi, dall’altra ci sono strade che portano benefici, soprattutto nel campo del miglioramento dell’autostima dei ragazzi che hanno questo problema.

Il dono della dislessia, una teoria evolutiva che propone atti e comportamenti concreti spiegati a genitori, insegnanti, terapisti e agli stessi dislessici

Quello che in particolare ha colpito me come madre di bambini dislessici, sono state le testimonianze favorevoli da parte di chi ha questa caratteristica e ha letto il libro scritto dal fondatore del metodo Ronald D. Davis, lui stesso dislessico, dal titolo Il dono della dislessia. Chi ha letto il libro, racconta che il testo gli ha aperto la strada per la costruzione di una nuova autostima, ritrovandosi nelle vicende narrate. Questo mi sembra positivo: una lettura utile per i ragazzi e per tutti coloro che, adesso adulti, hanno vissuto in un periodo (siamo sicuri sia finito?) in cui chi aveva questo tipo di problema veniva trattato da ritardardato, svogliato, indolente (io per prima, essendo discalculica). Ma anche per i genitori, per i quali spesso è così difficile entrare in reale empatia con i loro figli con DSA.

Sostiene Davis: “La dislessia non è un problema complesso. È una combinazione di elementi semplici da gestire uno dopo l’altro. Alla base della dislessia c’è un’attitudine naturale, un talento. Il dono della dislessia è il dono della padronanza.

Chi è Ronald Davis?

Ronald D. Davis, ingegnere della NASA, abile scultore, ideatore del metodo, è il fondatore del Reading Search Council, direttore del Dyslexia Correction Center e presidente della Davis Research Foundation ed è stato  un dislessico eccezionale.

Dopo i primi anni di scuola Ronald Davis non sapeva ancora leggere e nemmeno scrivere. In classe subiva pesanti castighi che lo costringevano a stare in un angolo girato verso il muro. Sua madre, ogni giorno, gli cantava la canzone dell’alfabeto, ma Ronald riusciva a imparare solo le prime due o tre lettere. L’anno in cui compì i dodici anni fu etichettato come ritardato mentale, impossibile da istruire. Un giorno, libero finalmente dai castighi e abbandonato a se stesso dagli insegnanti, iniziò a osservare uno striscione dell’alfabeto appeso vicino in aula e per gioco iniziò a copiarne le lettere con l’argilla. Giocava per ore e ore con le singole lettere di argilla, girandole e osservandole in ogni loro dettaglio. Da quel momento iniziò per lui un percorso che lo avrebbe portato in età adulta a elaborare il suo metodo che gli avrebbe permesso di affrontare e superare gli ostacoli derivanti dalla sua dislessia.

Coloro che vengono definiti Dislessici, Davis li chiama  Pensatori visivi, potete spiegare meglio questo concetto?

Il metodo che Ronald Davis ha concepito e sperimentato su se stesso ci fa capire come pensano le persone dislessiche e indica una pratica efficace per risolvere le problematiche che questo modo di essere comporta.

Il programma da lui ideato è stato esportato dalla California in tutto il mondo. In Europa ha avuto larga diffusione soprattutto in Germania, in Francia, nei paesi anglosassoni e scandinavi. Presupposto del programma è riconoscere il punto di forza principale di dislessici, discalculici, disgrafici, disortografici, iperattivi e sfruttarlo ai fini dell’apprendimento. Comune a tutte queste persone è il particolare processo di pensiero e dunque di apprendimento. Essi sono pensatori visivi, dotati di una capacità superiore alla norma di creare ed elaborare immagini mentali tridimensionali molto dettagliate e hanno la capacità rapidissima di vedere l’oggetto del pensiero da molteplici punti di vista. Questa è un’attitudine che presiede a molte doti artistiche, sportive e creative. Nel novero dei dislessici famosi troviamo nomi quali: Albert Einstein, Leonardo da Vinci, Walt Disney,  Pablo Picasso, Gustav Flaubert, Tom Cruise, John Lennon, Cassius Marcellus Clay Jr., Thomas Alva Edison, solo per citarne alcuni.

Le difficoltà di apprendimento

Le difficoltà di apprendimento emergono durante i primi anni di scuola, quando i pensatori visivi incontrano il mondo dei simboli e delle parole astratte che non hanno un’immagine concreta immediata (ad esempio per, con, nel, ogni, dunque eccetera), che rappresentano circa il 60% della totalità delle parole di un testo.

Parole astratte, numeri, simboli di punteggiatura e matematici, note musicali causano nel bambino, che deve imparare, una continua confusione, un’incertezza del significato di quello che deve studiare e una sensazione di frustrazione dovuta al fatto di non essere mai certo di quello che ha letto o scritto.

In che cosa consiste, nella pratica, Il metodo Davis®?

Il programma Davis® si sviluppa intorno a due nuclei fondamentali.

Il primo consiste nel mostrare al bambino il meccanismo che determina la sua confusione e  nel fornirgli gli strumenti necessari per gestire questa dinamica.

Durante la seconda fase si lavora con la plastilina per creare l’immagine del significato dei simboli e delle parole astratte che sono circa duecento. Lo scopo è creare un proprio vocabolario in cui il significato delle parole è suggerito dalle immagini, e questo è esattamente ciò  di cui ha bisogno un pensatore visivo per poter apprendere facilmente.

Che risultati avete riscontrato nella vostra attività di psicologa (Laura Mazzocchitti) e tutor BES e DSA e di Facilitatrice Davis (Chiara Vernuccio)?

Durante la settimana di lavoro intensivo è possibile osservare un sensibile miglioramento nella lettura, nella scrittura, nella corretta percezione dello scorrere del tempo e una maggiore armonia dei movimenti del corpo, oltre a una preziosa presa di coscienza delle proprie potenzialità e un rafforzamento dell’autostima personale. Il metodo Davis® permette di risolvere alla radice gli aspetti negativi della dislessia, sfruttando i talenti naturali che a loro volta ne risulteranno potenziati.

Occorre sottoporsi a 5/8 giorni di lavoro intensivo con l’operatore autorizzato Davis Dyslexia Association International (www.dyslexia.com) . Quello che viene richiesto per garantire un pieno successo è una continuità di sei, otto mesi durante i quali sono previsti alcuni incontri con l’operatore e dei semplici esercizi a casa che richiedono  mezz’ora al giorno.

È consigliata la lettura del testo di Ronald D. Davis Il dono della dislessia, perché alcune persone molto intelligenti non possono leggere e come possono imparare, ed. Armando editore.

Per informazioni potete contattare

Spazio Co-Stanza

Telefono: 055 2741095

E-mail: [email protected]

Via del Ponte alle Mosse 32-38 Rosso