Oggi pomeriggio, al teatro delle Spiagge, sono andata a vedere Fratelli Applausi (Laura Landi, Margherita Fantoni, Carlo Gambaro) con il loro spettacolo che è teatro di figura o, comunemente, realizzato con i burattini.

principe cuoreL’occasione di andare a vederli è stata piuttosto banale: mi sono stati segnalati da un’ amica che conosce i componenti della compagnia personalmente, che  già più volte in passato mi  aveva raccontato di quanto fossero bravi e che, non appena proponevano lo spettacolo, partiva con gli inviti a partecipare su FB. Quando si è presentata l’occasione, quindi, ho prenotato e sono andata con i bambini ed un gruppo di amici, anch’essi con figli tutti con età a partire dai 5 anni (questa è l’indicazione di età minima consigliata che viene data sulla scheda dello spettacolo, ma se avete bimbi svegli ed avvezzi al teatro, secondo me va benissimo anche a 4 anni compiuti).

Ovviamente, prima di andare, mi ero informata e avevo letto che era una rappresentazione che aveva riscosso un buon successo, arrivando come finalista al premio Scenario infanzia 2012. Tuttavia avevo una piccola inquetudine: dura 50 minuti, ma non ci sono parti recitate … Ce la faranno i bambini a tenere l’attenzione? Non è che ci saranno momenti di noia? E se poi scalpitano con la sfilza delle richieste tipiche in caso di stanchezza: ho- fame -sete- sonno- quando -finisce? Beh, niente di tutto questo: 50 minuti di bambini con la seguente espressione sul viso :-0 , coinvolti, attenti, incantati, accanto ad altrettanti adulti travolti dal ritmo della storia.

Fratelli Applausi pupazzi animati con strabiliante perizia e talento

Adesso, l’ultima cosa che io desidero è sciuparvi lo spettacolo, anche perché l’ho trovato così orginale, personale ed innovativo nella sua complicata semplicità, che vorrei che almeno una volta, le famiglie fiorentine e toscane lo vedessero. Però scalpito, e giusto un pochino ve lo voglio raccontare, senza sciuparvi niente, lo prometto; voglio solo darvi quel tanto di informazioni atte ad incuriosirvi ad andare a vederlo la prossima volta che verrà messo in scena, senza sciuparvi la storia.

Intanto, brevemente, di cosa parla Fratelli Applausi

uccelli fratelli applausiLa storia narra di un viaggio avventuroso in cui un innamorato (sembra un po’ un perdente, con la faccia perennemente bloccata in un’espressione di sorpresa) si lancia nel salvataggio della sua innamorata, una sorta di bella addormentata, vittima di un incantesimo e tenuta in ostaggio da una forza malvagia (magistralmente resa attraverso una mano rossa dotata di unghie affilate). Ad assistere allo “spettacolo” due tipi di pubblico: uno reale, noi gli spettatori paganti messi di fronte alla scenografia e, insieme a noi, un altro tipo di pubblico: tre uccellacci che occupano i posti 1 2 3 di un palchetto teatrale alle spalle dello spettacolo.

 

Quindi ecco i motivi per i quali, secondo noi, dovreste andare e portarci i bambini

1) è uno spettacolo per i bambini e per adulti, quindi non porterete i bambini a teatro, ma andrete insieme a teatro e condividerete l’emozione di uno spettacolo trascinante.

2) I tempi sono perfetti: musica, rumori di sottofondo, suoni, effetti speciali intervengono nella storia sempre al momento giusto, (cosa che credo sia di una difficoltà pazzesca) con un tempismo maniacale, mentre gli artisti maneggiano i burattini dando vita, carattere e grinta a questi pupazzi già di per se stessi originali e particolari.

3) Le trovate sceniche sono geniali, una su tutte: il protagonista è realizzato in due versioni, una delle quali è in scala ridotta rispetto al pupazzo principale, in  questo modo, quando il protagonista viene rapprensentato a bordo di una nave che noi spettatori percepiamo in lontananza, l’uso del pupazzo piccino che si scambia con il grande rende perfettamente il senso di lontananza e lascia di stucco per la genialità della trovata.

4) il buio e la luce, l’alternanza di colori, la musica incalzante, le pause dello spettacolo (non per noi, ma per il pubblico dei tre uccelli, che approfittano degli intervalli per battibeccare, fare uno snack, depositare un paio di uova ed essere rimbrottati dalla maschera del teatro) la storia avventurosa, il ritmo: serrato, incalzante, travolgente.

5) i tre scheletri: quello che brandisce la spada, quello che spara, quello che canta (Il barbiere di Siviglia)

6) la scena dell’eroe nello spazio, che da sola vale già lo spettacolo: nel buio della sala, le figure fosforescenti che emergono dall’oscurità e l’incredibile talento dei tre artisti le fanno fluttuare, muovere, correre e inabissarsi nello spazio. Vorrete che quella scena duri all’infinito.

7) l’uccello che pare imbalsamato seduto alla poltroncina n.1, e che rimane in scena anche quando tutto è finito … Trovata geniale e portatrice di grande comicità e un certo senso di inquietudine (ma è vivo?)

La pagina Facebook dei fratelli Applausi è questa: https://www.facebook.com/fratelliapplausi?fref=ts

mettete “mi piace” e occhio a quando replicano, se poi siete un po’ distratti, nessun problema, ve lo ricorderemo noi. Buonanotte 🙂