Operazione stare lontano dai contenuti social che non hanno nessun altro scopo, se non quello di deprimerci

Facebook ha questa doppia anima: lo apri per distrarti, per far vagare la mente, per sbirciare un po’ fra i tuoi contatti, cercare di evadere dal pensiero e dalle preoccupazioni e spesso sorte esattamente l’effetto contrario, ti deprime.

In questo momento, poi, di emergenza sanitaria, è frequente veder rimbalzare bufale, presunti complotti, lamentele, invettive … E quando stacchiamo dai social, ci sentiamo più depressi di prima. Varrebbe la pena, in questo momento, se non abbiamo avuto il coraggio di farlo prima, di bloccare conoscenti e contenuti che ci fanno stare male, non ne abbiamo bisogno.

Per questa e per altre ragioni, da questo lunedì, con cadenza settimanale, vi segnaleremo pagine Facebook da seguire che non veicolano contenuti negativi, ma fanno esattamente l’opposto: ci strappano un sorriso, ci regalano speranza, ci intrattengono con leggerezza e buongusto. Vi segnaleremo contenuti di vario genere: da quelli più colti a quelli più ridanciani, dalle dritte utili alle battute più esilaranti, comune denominatore del tutto, stare lontano dalla negatività.

Dialoghi con mia figlia: per sorridere, per riflettere

Dialoghi con mia figlia: un babbo mette in rete i dialoghi con la sua piccola

Dialoghi con mia figlia è la pagina Facebook che Luca Florio ha dedicato a sua figlia e, in particolare, riporta gli scambi di battute fra un babbo e la sua bambina. Sono dialoghi talvolta strampalati, talvolta ricchi di ingenua saggezza, tutti nati da conversazioni spontanee, senza artifici letterari per renderli più accattivanti per chi li legge.

Lasciamo la presentazione della pagina alle parole di Luca, che ce l’ha voluta raccontare così:

“Papà stanotte viene a prendermi la maestra e mi porta a ballare …

però prima facciamo insieme i popcorn e poi mi devo vestire elegante”

“Ma che bello! E allora come ti vuoi vestire elegante?”

“Da pompiere!!!!”

Dialoghi con mia figlia

“Sono passati quasi due anni (mia figlia aveva tre anni e mezzo, oggi ne ha poco più di cinque) e ancora oggi mi ricordo la sua eccitazione quando dichiarò che per andare a ballare si sarebbe elegantemente vestita da pompiere, e quel giorno capii che momenti come quelli non potevano perdersi nel tempo ma in qualche modo dovevo tenerne traccia.

E così, da quel giorno, cominciai a trascrivere in un quaderno i dialoghi più sorprendenti che emergevano come improvvise pennellate a colorare le nostre giornate.  

Vedendo le reazioni divertite dei miei amici quando riferivo loro qualche dialogo, mi nacque poi l’idea di creare una pagina Facebook, al fine di regalare un sorriso ed un momento di divertimento.

E nata così la pagina DIALOGHI CON MIA FIGLIA 

Che dire ancora? Da un lato mi piace pensare che nel leggere i dialoghi si possa cogliere lo sguardo spiazzato di un padre di fronte a sentenze così “importanti”; al contempo è chiaro che nei dialoghi è possibile cogliere la tipica immediatezza dei bambini ma anche arguzia ed intelligenza, non dimenticando mai che dietro le parole dei bambini si cela un universo di significati che spesso noi adulti tendiamo ad ignorare attribuendone ingenuità ed innocenza.

Vi lasciamo alla lettura, e siamo sicure che, se siete genitori di bambini, in molto di quello che viene pubblicato in questa pagina vi ritroverete. E con l’occasione, vi lascio con una delle domande più assurdamente profonde che mi fece il mio primogenito quando era piccolo: “Mamma, pensavo, ma il cervello, ha un cervello?”