foto pan 6Io penso che sia utile, nel costruire la nostra relazione con i figli, cercare di ricordarci di noi stessi alla loro età. Non è vero che si è dimenticato tutto a 40 anni, ci sono cose che ci sono rimaste bene impresse o, se anche sono annebbiate dagli anni trascorsi, hanno lasciato dentro di noi la sensazione di come ci hanno fatto sentire, nel bene e nel male.Io mi ricordo molto bene di alcune cose fatte in famiglia che adesso mi fanno tenerezza, ma che all’epoca mi sembravano eventi di portata cosmica, anche perché i miei genitori davvero ce li proponevano con un’enfasi e un entusiasmo che ci faceva sentire, a me e a mia sorella, le uniche fortunate bambine al mondo alle quali era dato di fare una simile esperienza.

Sono di La Spezia e ogni tanto i miei genitori ci annunciavano cose come: “Bimbe, questo sabato …. facciamo una cosa speciale …. vi portiamo alla Standa di Massa, ci facciamo un giro e poi … ” “Poi???” “Poi andiamo a mangiare le focaccine calde col salame alla focacceria accanto alla Standa!!!”  E quindi ci si preparava, si partiva in macchina, giro alla Standa di Massa e poi, finalmente, queste focaccine che se ci eravamo comportate bene se ne potevano prendere anche due. Allo stesso modo entusiasmanti erano gli spaghetti di mezzanotte, che piuttosto morivi dal sonno ma li volevi mangiare lo stesso, il gelato fuori orario a Lerici, la cena sul divano in certi vassoietti verdi e arancioni a scomparti che erano la fine del mondo e si poteva far finta di essere in aereo. E non era tanto il programma, ma come ci veniva proposto, la sua preparazione, l’attesa del suo realizzarsi …. Impagabile …

Ricordandomi di queste cose, provo a fare lo stesso nella speranza che da adulti i bambini ritornino con tenerezza al ricordo di questi momenti.

Ciclicamente organizzo un evento sulla base di una curiosità che può nascere per caso prendendo spunto da quello che la vita ci offre.

E così è nato l’evento “pancake” e l’occasione è venuta dalla loro curiosità nel vedere nei cartoni o nelle serie per ragazzini queste famiglie americane che la domenica mattina si ingozzano di pancake imburrati bisunti di sciroppo d’acero.foto cakes
Siccome erano molto incuriositi: “e com’è il pancake, è dolce, salato? Ma lo sciroppo d’acero dove si prende, ma che gusto ha, ma tu li sai fare … Zac che ti imbastisco una storia e quindi, “Cari bambini, sabato pomeriggio, andiamo dalla zia Sabi, merenda con amici e facciamo i pancake (Anzi li fa la Sabi ;-)) e ce li mangiamo con quel pezzettino di burro che nei cartoni non si scioglie mai. “Ma ci mettiamo anche noi  lo sciroppo d’acero??” “Porca miseria se ce lo mettiamo, ce li anneghiamo se volete!”

Quindi parla con amica Sabina, organizza la cosa e via partiamo … Loro mettono la casa, noi portiamo il preparato e lo sciroppo che i bambini si litigano per chi lo deve reggere in mano come fosse una reliquia.

Col niente abbiamo imbastito un pomeriggio, a mangiare pancake che se li chiamavamo foccaccine o frittelle non avrebbero avuto lo stesso fascino e poi chiacchiere, giochi, risate, “Provalo col burro, con la nutella, con burro e nutella, con burro e sciroppo d’acero, senza niente e infine come sarà con tutto quanto sopra??” “Via bambini, adesso fate schifo!!”Emma otofoto utlima

Insomma, al costo di 6 Euro, senza bisogno di fare chissà che, si è fatto qualcosa di speciale, vediamo che ci viene in mente la prossima volta.

Lorenza