Come facilitare, al mattino, il momento del vestirsi dei bambini

dressing-300x300Per i miei bambini, i due anni di età  hanno segnato il confine fra l’assoluta indifferenza per cosa gli mettevo addosso, al voler intervenire nelle scelte dell’abbigliamento. Siamo passati dal semplice sorrisone di approvazione quando prendevo una maglietta in particolare, fino ad arrivare a vere e proprie storie che prescindono dal fatto che trovino un vestito bello o brutto. Crescendo stanno mostrando segni di insofferenza verso alcuni capi: questo calzino mi dà noia, i bottoni non li voglio, questo pizzica, questo prude, questo mi dà fastidio  al collo, questo mi cade, questo è  troppo lungo, corto, largo, scomodo … Continuo?

C’è un momento in cui il tempo per parlare è sufficiente e poi c’è il mattino, quando occorre essere efficaci

Sono disposta a venirgli incontro spesso e alla fine troviamo un accordo: io vorrei bambini sempre in camicia, loro odiano questo capo di vestiario e mi accontentano solo quando c’è un evento speciale (per me), come una festa, una cerimonia … Da parte loro sanno che il decoro per me è importante: non voglio vedere le bambine con pseudo minigonne ai giardinetti e mutande in vista, niente roba strappata, sporca o non consona (posso andare a scuola in copricostume? No. Vestito da Batman? No. Con la corona? No. Con la maglia verde pisello? Ok)

Ognuno di loro ha le sue t-shirt  e  i suoi vestiti preferiti che, potendo, indosserebbero ogni giorno, ma la roba va anche lavata. Tutti queste dinamiche familiari di scontro e patteggiamento, tira e molla, cedi tu oggi e poi io domani possono trovare spazio di sfogo quando il tempo c’è, ma non di certo la mattina quando il tempo è risicato e ci si deve preparare (6 persone) per andare a scuola o al lavoro. Questi conflitti e tentativi di mettere alla prova la mia pazienza e quella del babbo esplodono la mattina sommandosi ad altre questioni, come il rifiuto di mangiare la colazione o il capriccio perché gli dà noia la luce e vorrebbero vestirsi al buio. Lo saprete anche voi, si arriva a punte di sfinimento incredibile, per questo i passaggi che determinano l’iter del vestirsi, andrebbero facilitati e snelliti per evitare o contenere tutte le variabili negative che portano al litigio. Vediamo qualche strategia.

Come vestire i bambini per andare a scuola, materna o elementari che siano

Al nido e alla scuola dell’infanzia, in genere le maestre danno alcune istruzioni su come vestire i bambini. Si chiede ai genitori di non far indossare ai bambini capi che li impaccino o ne limitino l’autonomia: niente jeans o pantaloni con bottoni e cerniere da aprire e chiudere, ma elastici in vita. Capi comodi, per potersi rotolare e giocare. Niente vestiti troppo “preziosi”, ci deve essere la possibilità di sporcarsi senza sentirsi colpevoli, lasciamo perdere i bambini manichino. Niente scarpe al nido, ma calzini antiscivolo o pantofoline chiuse e scarpe con gli strap alla materna, perché se ogni 2 minuti un bambino della classe chiede alla maestra di allacciargli le scarpe, la giornata è finita prima ancora di cominciare. A scuola i bambini vengono stimolati ad essere autonomi e indipendenti, mettergli i bastoni fra le ruote con vestiti scomodi ha un che di perverso.

come vestirsi per la scuola

Ecco un’ottima idea per organizzare i vestiti per la settimana da usare per la scuola

Alle elementari i bambini dovrebbero aver imparato ad allacciarsi le scarpe coi lacci da soli (sì, vabbé!!), ma quanto è lecito che si impappinino con scarpe da allacciare fino alla caviglia al mattino? Visto che devono vestirsi da soli, e devono vestirsi da soli a 6 anni compiuti, avere scarpe facili da indossare aiuta tutti, a partire da loro, che non si sentiranno degli inetti.

A scuola stanno seduti molto molto tempo: jeans stretti, camicette aderenti, cinture che stringono sono tutti elementi che possono accrescere insofferenza e deconcentrare i bambini. Inoltre, verificate le temperature a scuola e vestiteli a strati, in modo tale che possano levarsi qualcosa di dosso o metterselo in caso di caldo o freddo. Ho notato che è molto comodo, alle elementare, mettere nello zaino una felpa o un maglioncino SENZA maniche, una sorta di gilet che si infila facilmente sopra il grembiule se sentono freddo (e non impaccia nella scrittura) e possono sfilare velocemente se sentono caldo. Per l’inverno da Decathlon si trovano questi gilet in pile in vendita a meno di 10 Euro, sono comodi, caldi e, una volta lavati, si asciugano molto velocemente.

Per esperienza, non appena a scuola accendono i riscaldamenti , la temperatura è soffocante e devo dire che molti genitori esagerano: maglietta della salute, maglia di cotone a maniche lunghe, maglioncino o felpa, grembiule. Poveretti! Una canottiera, la maglietta a maniche lunghe e il grembiule sono sufficienti spesso, ma verificate.

Quali vestiti per andare a scuola allora?

Il mio consiglio è quello di decidere, insieme ai bambini, in un momento di calma, una serie di “outfit” che possono costituire un buon compromesso fra voi e loro per andare a scuola. Le magliette che gli piacciono e nelle quali si sentono bene, i pantaloni che si sentono comodi addosso, come quelli in felpa, in cotone morbido o in vellutino, i calzini che ritengono confortevoli (sui calzini che non si trovano e che danno noia, in casa nostra si sono consumati veri e propri drammi familiari, una volta ero così esaurita dalla scenata del mio primogenito  che sosteneva che tutti i calzini erano insopportabilmente stretti e duri che l’ho mandato a scuola con i calzettoni di mio marito, il 46, tallone sul polpaccio, così stai comodo).

Se poi questi abbinamenti li prepariamo e li sistemiamo nell’armadio già pronti, la mattina i bambini dovranno solo aprire il loro cassetto, prendere quello che abbiamo con loro pattuito (e preparato per tempo) e ci saranno meno drammi. Su un blog straniero ho trovato una genialata che penso che quest’anno copierò anche io. Questa mamma, seguendo il principio dei “set di vestiti” già abbinati,  li sistema come mostrato nell’immagine qui di seguito:

How-to-Organize-Childrens-Clothes-1

 

Si mettono i vestiti uno sopra l’altro, nell’ordine di pantaloni-camicia-mutande-calze e poi, in stile campeggio tutto l’anno, si arrotolano e si mettono nei cassetti di ogni bambino.  Se si ha lo spazio per dedicare un intero cassetto all’abbigliamento scuola, la mattina si tratta solo di andare a prendere il proprio fagottino e vestirsi (con l’innegabile vantaggio che non butteranno all’aria il resto degli armadi).

Come calcolare il tempo da lasciare ai bambini per vestirsi

ludo con occhialiI miei figli sono dei geni nel distrarsi e perdere tempo, li ho visti impiegare 10 minuti per infilarsi un calzino, tentare di cambiarsi le mutande stando sdraiati sul divano, darsi noia l’un con l’altro giusto per fare un po’ di baruffa. Da qualche anno usiamo un timer da forno a forma di gallina e impostiamo il timer a 5/6 minuti, questo è il tempo che hanno per vestirsi. In genere gli piace molto questo gioco a chi riesce a vestirsi prima che il timer suoni. Per Ludovico, da sempre noiosissimo per quanto riguarda la luce del mattino (basta accendere una lucina e sclera), teniamo gli occhiali da sole in sala, questa trovata è di mio marito che così, in un paio di minuti, ha risolto una tragedia in corso da settimane. A volte una piccola idea, magari un po’ fuori dalle righe, può risolvere molto.