All’affermazione: “Io sto andando dallo psicologo” spesso la reazione è: “ Perché? Non stai bene?” oppure “Perché? Non ti basta un amico?”
Sì le repliche non sono quasi mai positive o incoraggianti, quindi per evitare di essere considerati poco stabili di mente si evita di parlarne anche se poi alla fine tutti sanno che i veri instabili sono proprio quelli che pur stando male non chiedono aiuto.
Già, ci vuole coraggio per accettare di provare malessere e lasciarsi aiutare.
Purtroppo a volte ci si arrende solo quando i sintomi si sono acuiti e si sta molto male, rendendo decisamente più lungo il tempo in cui la terapia avrà un effetto positivo o risolutorio.
Pertanto la cosa migliore è recarsi dallo specialista appena il malessere si palesa.
Ma torniamo alla domanda iniziale … “Perché le persone faticano a chiedere aiuto allo psicologo?”
Beh, il nodo centrale è la paura, un’emozione spesso difficile da gestire.
Paura di non riuscire a cavarsela da soli.
Molti pensano che pur stando male il miglior modo per stare meglio sia quello di chiedere aiuto solo alla propria forza d’animo, atteggiamento che tuttavia, in alcune situazioni critiche, è fallimentare se non addirittura nocivo.
Per molti l’idea di chiedere aiuto a un estraneo è assurda e terrificante, soprattutto perché non considerano la neutralità dello specialista che non è mai giudicante e cerca in tutti i modi di mettersi nei panni dell’altro.
Paura di cambiare
Raramente si pensa a un cambiamento positivo che migliorerà la qualità della nostra vita, ma il percorso lungo il quale si è accompagnati dallo psicologo è un viaggio in cui si scoprono i propri meccanismi mentali ed emotivi e si impara a controllarli evitando di esserne travolti. Sì è un viaggio di cambiamenti che portano a vivere e non a lasciarsi vivere.
Paura delle emozioni
Chi non le conosce, le evita o le rinnega ed entrare nella stanza della terapia e trovarsele di fronte, per molte persone è terrificante. Tuttavia è proprio in quella stanza che lo psicologo le accoglie e aiuta a dare un nome a ogni emozione e a gestire il tumulto interiore, il vortice di emozioni che se non controllato potrebbe trascinare nell’infelicità.
Paura di perdere la propria autonomia
Molti credono che iniziare un percorso terapeutico significhi essere intrappolati in una relazione di dipendenza, in cui lo psicologo cerca di tenere a sé le persone contro la loro volontà. Beh, quello che avviene in realtà è proprio il contrario. Il compito dello psicologo è aiutare il paziente ad andare verso un percorso di autonomia, aiutandolo a scoprire e ad avvalersi delle proprie risorse.
Paura di essere spremuti come un limone
Molti pensano che gli psicologi facciano terapie lunghe per guadagnare il più possibile, questo non è assolutamente vero. Bisogna tener presente che per stare meglio ci vuole tempo.
La paura di essere spremuti come limoni è semplicemente un meccanismo di difesa messo in atto da chi ha un’estrema paura della dipendenza. Questo punto si può collegare al punto precedente.
Concludendo, per chiedere aiuto bisogna avere il coraggio di rendersi conto che si può cambiare, e per cambiare a volte bisogna imparare ad affidarsi.
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