Cara Ostetrica Firenze – Parliamo di gravidanza nelle sue fasi

a cura della Dottoressa Chiara Magini e della Dottoressa Elena Muratori

Care Mamme,

over-dueoggi nella nostra rubrica parleremo di gravidanza, forse come non siete solite sentirne parlare, da donne / da ostetriche ci piacerebbe lanciarvi qualche spunto di riflessione su questo magnifico viaggio per la vita. Quando il test diventa positivo tra la felicità e lo stupore tra i primi pensieri di una futura mamma c’è il cercare una figura di riferimento alla quale affidarsi, chi? Si pensa subito e solo alla figura medica, forse pensando o dando per scontato che sia l’unica figura professionale e competente che possa accompagnarci nell’intero percorso. A quante di voi è venuto in mente di cercare un ostetrica di riferimento? L’ostetrica è quella figura professionale e familiare che per percorso di studi conosce molto bene la fisiologia della gravidanza, il processo della nascita e  la fase del puerperio. L’accompagnamento  quindi non solo durante l’attesa ma anche durante il parto, ma anche  e soprattutto durante il puerperio e il delicato periodo di adattamento.

Il percorso che dà inizio ad una nuova vita e un nuovo ruolo, quello di madre

Baby-Bump-Maternity-Picture-www.bestofthislife.com_ Se chiedessimo quanto dura la gravidanza, forse la maggior parte risponderebbe 9 mesi?! Ed è vero, quello che da un punto di vista biologico succede all’interno dell’organismo materno e che porta allo sviluppo di nuovo individuo, all’incirca avviene in 40 settimane. Ma se leggiamo il concepimento come l’inizio di una nuova fase della vita di una donna, che fino a quel giorno è stata figlia e si approccia a diventare madre, allora il percorso diventa molto più articolato e complesso, e al contempo tanto più affascinante.

Sarebbe allora forse più corretto e meno confondente se  parlassimo di gestazione perché avere un figlio non è solo un percorso fisico che finisce con il parto ma è bensi un lungo percorso emotivo fatto di cambiamenti e di crescita in cui la nascita del bambino non è la conclusione ma il passaggio dalla vita intrauterina alla vita fuori con mamma e papà.

Si parla quindi di endo gestazione intendendo i 9 mesi che precedono la nascita e esogestazione  intendendo tutto quello che c’è dopo la nascita.

Le diverse fasi che caratterizzano i trimestri del periodo di gestazione

logo ALBERO VITALOGO CARA OSTETRICASe ci soffermiamo ad osservare quello che succede dal concepimento al parto, possiamo facilmente individuare fasi diverse e caratteristiche in ogni trimestre.

Ecco in brevi cenni una breve descrizione di ognuno  dei tre trimestri:

– L’annidamento dell’embrione in utero avviene quasi all’insaputa della stessa madre, che però poi scopre di essere incinta e sente e vive tutti i cambiamenti fisici/emotivi legati al primo trimestre di gravidanza (per esempio la mancata mestruazione, la tensione del seno, la pesantezza, la sonnolenza, la nausea … tutti segnali che il piccolo manda come richiamo per dirci che lui c’è). Se vogliamo usare una parola per definire questa prima fase potremo parlare di  ADATTAMENTO.

– Poi iniziano i primi movimenti, la pancia cresce e si vede, perciò la gravidanza diventa un evento sociale e, nella donna,  l’idea di avere un figlio comincia  prendere forma. Nella maggior parte dei casi i fastidi se ne vanno e questo è generalmente è un periodo di benessere sia fisico che emotivo. Nel secondo trimestre la parola da usare potrebbe essere ARMONIA,  perché descrivere il momento più bello per una futura mamma la quale si trova a vivere serenamente la gravidanza, si sente forte e serena, certa a questo punto  di essere in due.

– Con il terzo trimestre, per la donna inizia una fase di passaggio (dalla 32 settimana circa si sente irrequieta, la pancia cresce è appesantita, dorme male, inizia a pensare al parto, nasce la voglia di conoscere quel bambino che ha portato con se e che ha più volte immaginato). Si tratta di una fase di preparativi: tutto deve essere pronto ,il babbo imbianca la cameretta, nonna compra le tutine e, si pensa al passeggino,  la mamma prepara la valigia insomma, la famiglia nel suo complesso costruisce il prezioso nido dove verrà accolta la nuova vita. La parola che più si addice a questo momento è SEPARAZIONE. Emblema della separazione è il momento del parto e, come è facile pensare, si tratta di un’esperienza che porta con se dubbi, paure, insicurezze, senso di inadeguatezza, ma anche desiderio e gioia per questo appuntamento al buio, dove si è sicuri di incontrare l’amore della propria vita.

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