Mariella astuccioWhat Mary makes artigianato al femminile Firenze

WHAT MARI MAKESQuando incontro una donna che da sola, puntando tutto sul suo talento (ideare e cucire oggetti con stoffa, ago, filo e inventiva) si lancia in una nuova impresa,  rimango in uno stato tra il sorpreso e l’incuriosito. Principalmente perché con le mani so fare poco e niente: ho tentato un paio di orli, ma lasciamo fare sui risultati; attacco i bottoni se proprio non c’è nessuno che lo faccia al posto mio e, se c’è un buchetto su una maglia, la soluzione è la vecchia toppina che si attacca con ferro da stiro o, in alternativa, lasciare lì il buchetto finché non lo becca mia suocera e lo rimedia lei (ovviamente, dopo aver fatto un commento non proprio edificante su “come mando a giro i bambini”).

Pochissimo tempo fa ho scoperto su Facebook che un’amica, Mariella Turchetti, aveva dato avvio ad una attività di artigianato ideando oggetti in tessuto realizzati da lei: astucci, borsine, segnalibri, tanti piccoli oggetti e non solo oggetti, ma un vero e proprio progetto imprenditoriale, con un bel logo, uno stile già ben riconoscibile ed un sacco di idee, oltre ad una presentazione professionalissima (le vedete le foto di questo articolo? Sono tutte sue). Avevo delle domande per Mariella, alcune pratiche, come quanto costano i suoi prodotti e dove possono essere comprati altre semplicemente frutto di curiosità: volevo sapere come aveva iniziato, se provava paura di fronte al suo nuovo progetto (paura di fallire, di non piacere, picchi di entusiasmo alternati a momenti di sconforto … tutti sentimenti che provo anche io da quando ho aperto questo sito). Ecco allora che le ho fatto alcune domande e la risposta è la sua storia, per vedere tutti i suoi prodotti:

http://www.alittlemarket.it/boutique/what_mari_makes-1711229.html

Mi piacerebbe sapere la tua storia, da quando crei e perché c’è stato un momento in cui ha deciso di trasformarlo in un progetto di lavoro

“In due parole potrei definirmi una mamma multitasking per carattere, storica per passione e per formazione, amante dell’handmade e del riciclo creativo.

WHAT MARI MAKES BANNER 04Prima di avere le mie due bimbe buffe, Amalia di 5 anni e mezzo e Agata di 11 mesi, ho studiato negli Stati Uniti e lavorato in Africa e in Europa dell’Est con varie organizzazioni umanitarie. Non direi che l’istinto alla maternità è innato in me, ma piuttosto che la mia passione per i bambini si è sviluppata durante questi miei viaggi in cui ho lavorato su progetti Unicef e si è poi concretizzata a Firenze, dove mi sono laureata in Storia contemporanea, dove ho conosciuto mio marito e ho deciso di fermarmi e mettere su famiglia.

stelline MaryAmo viaggiare e fare gite con la mia famiglia, alcune di esse le ho raccontate in Firenze Kids, un portale fichissimo oltre a Formato Famiglia di Lorenza che tutti conosciamo, e il mio divorare libri di storia mi ha portato nel fantasmagorico mondo dei libri per bambini. Ritengo inoltre che il segreto per una vita felice risieda nel viaggiare, nell’arte della cioccolata e nel lavorare con lentezza.

Creo da quando è nata mia figlia Amalia: sono un’autodidatta, ho avuto la fortuna (/sfortuna visto che ero rimasta senza lavoro…) di passare molto tempo in casa con lei quando era piccola. Non mi è mai piaciuto schiaffarla davanti al televisore (anche se ho fatto e continuo a fare anche questo per avere un po’ di tregua, come tutti immagino!!!) e in un mondo in cui tutto è digitale, tutto è a portata di mano, tutto sembra essere molto facile e troppo competitivo, ho sentito l’esigenza di farle conoscere un mondo diverso, fatto di cose fatte a mano che stimolassero sia la sua fantasia sia la sua pazienza e concentrazione. E di farle capire l’importanza dell’handmade, del riciclo creativo, del sapersi inventare e divertire con poco.

Con Agata, la mia seconda figlia, il mio bisogno di creare si è acuito e ho sentito l’esigenza di specializzarmi facendo dei corsi di cucito: come spesso capita la maternità stimola la creatività, le mamme e le donne trainano il mondo, dalle mamme passa la vita .. ci sono mamme che scrivono, mamme che aprono shops on line, mamme che si lanciano nell’associazionismo…tutte, credo, o almeno per me è stato cosi, come valvola di sfogo all’occuparsi 24 ore al giorno dei propri figli, soprattutto quando sono molto piccoli.

WHAT MARI MAKES BANNER 04Ecco appunto come nasce l’ idea di “WhatmAriMakes: felt and fabric crafts for children”, uno spazio virtuale dove espongo le mie creazioni in feltro e stoffa per bambini.

Ho pensato ad un nome alternativo alle diffuse “le creazioni di…”, ho cercato di dargli un respiro piu’ ampio chiamandolo in inglese e includendo le tre iniziali dei nostri nomi (la M per Mariella e Marco, mio marito, e la A di Amalia e Agata) e il logo rappresenta le mie due bimbe con cui tutto è cominciato.

Stanca di mandare curriculum e di non ricevere risposte o sentirmi dire “Lei è troppo qualificata per questa posizione” ho iniziato a pensare che quello che mi sarebbe piaciuto di piu è provare a trasformare una passione in un lavoro vero e proprio, in qualcosa che mi permettesse di prendermi cura delle mie figlie e di arrotondare lo stipendio di mio marito.

Cosa creo o provo a creare?

stelline MaryPrincipalmente astucci personalizzabili con il nome per bambini perchè credo che i bambini abbiano bisogno di avere qualcosa di loro, con il loro nome, riconoscibile, che dia maggiore dignità al loro essere piccoli uomini e donne. E’ spesso un mondo troppo grande e difficile per loro che parlano a voce alta per paura di non essere ascoltati o sentiti, che quando gli dici prendi gli stivalini e mettili nell’armadietto dell’asilo non sanno riconoscere i propri e vanno nel panico. E’ importante aiutarli a trovare un posto nel mondo, partendo anche dalle piccole cose e i miei astucci partono dalle mie cose quotidiane, comuni a buona parte delle mamme.

I miei astucci sono multiuso: porta pannolini, porta cambio, porta pigiamini da tenere sotto il cuscino, pochette per mamme low cost da portare sempre in borsa, sacchetti per il pronto soccorso al parco visto le capriole e le prime cadute in bicicletta o sui pattini a rotelle. E ancora astucci per l’asilo, portatutto e da viaggio e piccoli giochi come bacchette magiche e scettri per stimolare la fantasia dei piu piccoli o da regalare per le feste di compleanno o segnalibri per i fondamentali e immancabili libri della buonanotte.

Hai paura? Ti senti mai insicura (penso a me e al blog, la strizza quando l’ho aperto e ancora adesso non so ma se sto facendo bene o male)?

Paura???Terrore direi!!!Ogni volta che termino un astuccio e lo metto nel mio shop on line o sulla mia pagina fb ho paura…Paura che non piaccia, paura che venga criticato o non apprezzato…Quando guardo i lavori di altre creative digitali mi sento imperfetta, inadeguata.

 Sei sostenuta da compagno e amici? Senti che devi dimostrare qualcosa?

albeSe è vero che le mie figlie sono le mie muse il mio principale sostenitore è Marco, mio marito. E’ grazie a lui che mi tiene le bimbe che riesco a creare. Che mi sopporta e mi rifila tavolette di cioccolata quando un astuccio viene male e sono un pò giù. Prima era solo un’attività ludica, ora che piano pianissimo sta prendendo piede come una sorta di attività in proprio ho bisogno di spazio (che non abbiamo, anzi il nostro salotto/cucina si è trasformato in un laboratorio pieno di fili e pezzi di stoffa da calpestare!!) e di tempo e senza Marco che mi tiene soprattutto la piccola peste non riuscirei veramente a combinare nulla! Poi non essendo originari di Firenze non abbiamo nonni nel raggio di 200 km, non abbiamo la baby sitter e Agata ancora non va al nido, non abbiamo una signora che ci aiuti a pulire e il mio creare a volte diventa impossibile…

La difficoltà maggiore sta nel rapportarsi con altre mamme, con quelle che lavorano principalmente. C’è chi torna subito al lavoro dopo la maternità perchè uscirebbe pazzo a rimanere in casa con I propri figli; chi non da abbastanza dignità al rimanere a casa a prendersi cura di loro…C’è poi chi ti dice “chissà mica penserai di vivere vendendo astucci da 10 euro”…non so, le difficoltà e I paragoni ci sono.

In termini di costo /fatica quanto ci metti a realizzare un tuo oggetto e poi non ti scoccia darli via?

Questa è una bella domanda…!!!In termini di tempo non è possible quantificare quanto ci metto a realizzare un astuccio per esempio. Lo faccio di notte o la mattina presto quando le mie bimbe dormono, o mentre la grande si lava i denti o la piccola di 11 mesi gira per casa provando a camminare… per questo ogni mio astuccio è unico e imperfetto, non me ne verrà mai uno uguale agli altri, la fonte d’ispirazione è comune ma la realizzazione è condizionata da una serie di dolci e imprevedibili dinamiche che sono piu uniche che rare!! Dietro ogni astuccio c’è una storia che di solito racconto quando li metto nel mio shop online o nella mia pagina Facebook. Ecco perchè non mi scoccia darli via, anzi è un piacere condividerli, perchè nascono da dinamiche comuni e, credo, condivisibili.

Quanto costano? Dove si possono comprare? è possibile ordinarli?

pallineI miei astucci sono abbastanza low cost (io li comprerei sinceramente, sono alla portata di tutti..). Le stelline per principesse e gli scettri per piccoli principi costano 4 euro, gli astucci multiuso e le pochette da borsa con il nome personalizzabile del/la bambino/a partono dai 10 euro fino ad arrivare ai 20 euro per le sacche per l’asilo o le giostrine per la culIa. Sono oggetti di uso quotidiano, di quelli che a forza di usarli o di vederseli sempre in borsa diventano un po’ amici, si sdruciscono man mano che i nostri bambini crescono, li accompagnano e ci accompagnano nella crescita, si trasformano (e questa è una delle cose che mi piace di piu, perchè è proprio quello che succeed nella vita dei bimbi) man mano che I bimbi crescono, da astucci porta pannolino o porta ciuccio a semplici astucci per le matite o per i pennarelli o per il trucco…

Per ora ho inserito le mie creazioni solo su A Little Market.it, una piattaforma di e-commerce che tratta solo handmade italiano. Mi piace molto perchè il suo slogan è “Pensare in Grande essendo a Little”, trovate tutto qui:

http://www.alittlemarket.it/boutique/what_mari_makes-1711229.html

 

E’ possible ordinarli anche dalla mia pagina fb o tramite email:

 

www.facebook.com/WhatMariMakes

[email protected]

 

Da gennaio saro’ anche su www.dawanda.it  per arrivare poi in primavera ad aprire il mio shop su Etsy.com!!

Quando li fai? Le bambine che atteggiamento hanno di fronte al tuo lavoro?

Provo a creare di notte mentre le bimbe dormono o di mattina presto. Essendo agli inizi ho sempre paura di rubare del tempo alla mia famiglia, ma mio marito mi sostiene e mi aiuta.

Agata ovviamente è troppo piccola per rendrsi conto del fatto che provo a lavorare. Mi piace pero’ pensare, come in effetti è stato per Amalia, che si trovi a giocare con stoffe, colla, fili colorati, stelline e piccoli giochi di feltro. Amalia c’è abituata e grazie ai vari lavoretti che abbiamo fatto negli anni ha sviluppato una manualità notevole anche se la sua pazienza ha ampi margini di miglioramento. Da sempre mi vede trafficare con la macchina da cucire, mi aiuta, cuce I pezzi di stoffa che avanzano dai miei lavori, fa copertine per le sue bambole , inventa storie con le bacchette da principessa, si esercita con le letterine in feltro e con l’abecedario e il pallottoliere in pannolencio.

Cosa ti piacerebbe che le persone sapessero del tuo artigianato?

Mariella astuccioIl mio artigianato ha un messaggio positivo. Nonostante le difficoltà logistiche il creare, in qualsiasi forma, è sintomo di espressione, è qualcosa di buono e innato in tutte noi.

Cucire come creare qualsiasi cosa con le proprie mani, mi ha insegnato che tutto è risolvibile, con pazienza e determinazione, proprio come in famiglia. Se un’orlo o una cucitura vengono male si possono correggere, non c’è niente di irrisolvibile. Se si litiga con I propri figli per esempio nulla è irrimediabile: basta porsi nella posizione giusta, saper cogliere gli insegnamenti che ci danno, avere l’umiltà per riconoscere I propri errori e la fermezza nel sapere scegliere la cosa giusta per loro e per noi. Ecco cosa intendo per messaggio positivo.

Non sono una buona venditrice, non ancora per lo meno, forse proprio perchè provengo da un ambiente no profit. Non riesco a postare una foto sulla pagina fb di whatmarimakes con il prezzo e via, come fanno tantissime e molto piu brave di me artigiane digitali. Il senso dei miei astucci è la storia che c’è dietro. Come nascono e perchè, e da qui il senso perenne della storia e della lettura che mi accompagna da sempre e che credo sia fondamentale trasmettere ai nostri figli. Perchè la Storia con la “S” maiuscola o le storie e le fiabe dei libri per bambini ci insegnano il “Perchè” delle cose, ci insegnano che la Storia siamo noi dandoci cosi una visione a 360 gradi di noi e del mondo. E è da questa visione che parte la crescita dei nostri bambini e che accompagna noi adulti per tutta la vita.

La difficoltà piu grande è diffondere o far apprezzare la coscienza dell’handmade: chi compra un oggetto fatto a mano compra ore e ore di delusioni e momenti di gioia pura. Chi compra handmade per bambini li aiuta a sviluppare, oltre all’intelletto e alla fantasia, la coscienza e la consapevolezza che un mondo diverso è possible.

Educare un bambino al fatto a mano è una scelta consapevole che un genitore può fare, contro un’omologazione che negli anni passati è stata dilagante e che nonostante la crisi, lo è ancora tutt’ora.

Vorresti aprire un negozio che non fosse solo virtuale? E insegnare agli altri?

Il mio sogno sarebbe quello di aprire un laboratorio di cucito, magari con altre artigiane digitali perchè credo molto nei concetti di coworking e di spazio condiviso. Uno spazio multifunzionale condiviso da mamme e famiglie, dove imparare e insegnare ai bambini a cucire e a riciclare, magari mentre si leggono delle fiabe e si fa merenda con la spremuta d’arancia e tanta tanta cioccolata!!!!!!

Ho in cantiere di sviluppare altri ambiti del mio lavoro, di esporre i miei astucci in alcune librerie e spazi di incontro per famiglie, fare non solo astucci ma magliette e borse per bambini con le letterine, set per la colazione e giochi sensoriali in feltro per I piu piccoli e marionette per I piu grandi per stimolare l’istinto al gioco e alla creatività. Spero vada bene… Che dire, io ci provo, come donna e come mamma, esattamente come tutte le altre mamme che come me ci provano tutti I santi giorni…

In bocca al lupo Mariella!!!