rotturaCausa arrivo in casa del divano nuovo (alleluja!!!), ho anticipato di un paio di giorni lo smontaggio natalizio e  il carrozzone del natale posso dire di essermelo buttato alle spalle, o in cantina, per essere più precisi. Con l’occasione mi sono fatta un regalo che oggi mi è costato una certa fatica, ma che sono sicura apprezzerò l’8 dicembre prossimo. tavololo sforzo di oggi che voglio considerare un regalo, è stato rimettere a posto tutta la chincaglieria nel modo più curato e razionale possibile per fare in modo che il prossimo Natale, quando tutto si ripeterà come da copione: tira fuori dalla cantina, metti sul tavolo, cerca di capire cosa c’è, cosa manca, cosa è cosa e il tutto mentre i bambini scalpitano per cominciare a darsi da fare con gli addobbi e si buttano sulle scatole, io avrò la situazione sotto controllo, lo spero.

Io non sono una persona precisa, per nulla, ma sono una che aspirerebbe ad esserlo. Sono quel tipo che nella routine di ogni giorno si ritrova circondata dal caos senza sapere come sia successo e poi si fa un gran mazzo a rimettere a posto tutto; quella che se deve fare una frittata usa 15 forchette e sporca 10 piatti, che sconvolge un cassetto per tirare fuori un paio di mutande, che dimentica la matita occhi  aperta nel beauty e poi passa un’ora a ripulire tutto imprecando. Stavolta sono stata brava: albero è stato smontato suddividendo in una scatola le palline (precedemente foderata con un asciugamano di spugna), ho incartato con carta velina spessa le ceramicheincarto, le ho messe in una scatola e ho scritto sopra il contenuto. Ho riservato alle decorazioni che considero delicate una scatola a parte, alle decorazioni in legno un’altra, a quelle in feltro un’altra ancora. Su tutte, una volta chiuse, ho scritto sul coperchio il contenuto.scatole

Anche i bambini sono stati coinvolti nell’operazione “rimetti tutto in cantina”, non con particolare entusiasmo all’inizio. Per loro l’arrivo del divano nuovo significa la fine del salti sui cuscini (sono stati minacciati dal marito di orrende ritorsioni se verranno colti in fallo) e poi la presa di coscienza che la pacchia vacanziera natalizia è proprio finita (i compiti ancora no :-()

Ho dato loro un sacchetto e gli ho detto di perlustrare tutta la casa alla ricerca della decorazione dimenticata, chi ne avesse trovate di più avrebbe vinto la sfida, loro si sono divertiti come pazzi, (Ludovico si è messo anche la tuta mimetica, ma non ho capito bene a che pro) e io ho pensato che fosse il modo migliore per non fare come tutti gli anni, e cioè quando ho inscatolato tutto e messo via, trovo dopo un paio di giorni ancora la calamita con babbo natale sulla cappa, la vetrofania sul vetro della camerina, la candelina rossa sopra la mensola e mi tocca ritornare in cantina, riaprire una scatola e cacciarci quello che è avanzato dentro (confesso che una volta mi faceva così fatica tornare in cantina che una bella candela a forma di babbo natale rimasta  sulla libreria, l’ho cacciata furtivamente nella spazzatura). Il gioco è stato divertente, ma qualcosa ce lo siamo scordati lo stesso e per quanto mi riguarda, quell’affare luccicante rimarrà sulla porta ancora per un bel po’.foto porta

Quando tutto era inscatolato, ho preso un foglio A4 e ho indicato cosa avremmo dovuto ricomprare per il prossimo natale. Questo appunto l’ho messo sul coperchio di uno degli scatololoni che poi, con gran fatica, ho trasportato in cantina.

Ora, con tutta questa fatica, non c’è verso di toppare il prossimo Natale. Per ora buon smontaggio a tutti.