Come proteggere i nostri animali e i nostri bambini dalle insidie dell’estate

Arriva l’estate e con essa le giornate all’aria aperta. In questo articolo, grazie al contributo della dottoressa Giovanna Carlini, medico veterinario,  parliamo dei pericoli che la bella stagione porta con sé: zecche, insetti, vipere, forasacchi e zanzare sono pericolosi per gli animali, ma anche per  gli esseri umani, a maggior ragione quando parliamo di bambini. Il punto di vista del veterinario ci aiuta a vedere il pericolo dalla prospettiva del mondo animale con ricadute inevitabili anche sugli esseri umani che a loro contatto vivono.

Arrivo dell’estate e uscite all’aperto: parchi, campi, gite in campagna … Bello, ma proteggiamoci e proteggiamo chi amiamo

Articolo redatto grazie al contributto della dottoressa Giovanna Carlini, medico veterinario

Uscita di famiglia, genitori, figli, eventuali animali domestici al seguito e la voglia di stare all’aria aperta, quali sono i pericoli, come comportarsi, a cosa fare attenzione e come proteggerci?

Alcuni problemi o infestazioni che colpiscono i nostri animali domestici sono gli stessi rischi che possono riguardare i nostri bambini e anche noi stessi.

Le uscite nei parchi pubblici

Ricordamoci che il clima in questi ultimi decenni è molto cambiato e si verificano cambi metereologici repentini da una stagione più fresca ad una più calda con forti escursioni termiche fra la notte e il giorno. Questo comporta la presenza di una forte umidità nelle ore del mattino e in quelle della sera, habitat meravigliosamente favorevole alle zecche. Andare in un prato, in un giardino pubblico e mettere una coperta e distendersi al sole la mattina alle 10:00, in una zona magari in penombra, può essere rischioso per la presenza di zecche.

Piccoli accorgimenti che si possono prendere

Se la nostra destinazione è un prato per un picnic o per prendere il sole e passare qualche ora di spensieratezza all’aria aperta, facciamo in modo di scegliere un parco dove hanno tagliato l’erba evitando giardini non ben tenuti dove l’erba è lasciata alta. Le zecche stanno sui fili d’erba e, più l’erba è alta, meno si riscalda al sole mantendo un’alta percentuale di umidità. I nostri animali dovrebbero essere coperti con gli antiparassitari (se non lo sono, correte ai ripari e informatevi col vostro veterinario), i nostri bambini e noi stessi siamo invece più a rischio, ma esistono prodotti che possiamo applicare sui vestiti, non ne facciamo a meno.

Prima di distendersi sulla zona del prato che abbiamo individuato, è conveniente dare una passata con uno straccio (può anche essere un maglietta vecchia, basta che sia un tessuto che abbia la funzione di essere passato sulla superficie erbosa) prima di adagiare la coperta. Questa operazione serve a raccogliere eventuali zecche, animali per loro natura predisposti ad attaccarsi. La zecca si nutre di sangue di qualunque specie, compreso l’uomo, una volta finito di nutrirsi si stacca e scende nuovamente fra l’erba.

Il controllo del bambino e dell’animale dopo una giornata all’aria aperto

Il controllo a seguito di una giornata all’aria aperta è fondamentale sull’animale e sulle persone. Per gli animali l’oeprazione da fare è tastare il corpo al contrario rispetto alla direzione del pelo, in modo da sentire se qualcosa è rimasto attaccato. Il controllo è necessario anche se il proprio anumale è coperto da antiparassitario. Per gli esseri umani vale la pena di spazzolare gli indumenti prima di entrare negli ambienti domestici.

La zecca è portatrice di varie malattie nei nostri animali domestici per molte delle quali non c’è vaccino. Per le malattie trasmesse all’uomo, rimandiamo a questo articolo http://www.epicentro.iss.it/problemi/zecche/zecche.asp

In ogni caso, l’estrazione della zecca deve avvenire tramite apposite pinzette attraverso un movimento rotatorio che permetta la fuoriuscita del rostro (testa della zecca) dalla carne dell’animale. In caso in infezione, mentre per gli animali la somministazione di antibiotico avviene in casi di grandi infestazione, negli esseri umani è una prassi.

Un discorso simile possiamo farlo anche in caso di pulci, parassiti degli animali, le quali tuttavia, in caso di grande infestazione, possono anche in ambiente domestico attaccare  gli essere umani:  per questa ragione la copertura antiparassitaria si impone all’animale per la sua salute e per quella dell’uomo.

Le vipere nei boschi

Sono un pericolo soprattutto per gli animali, meno per gli essere umani (si presume che a un bambino al quale venga spiegato di non andare a toccare un sito potenzialmente pericoloso debba corrispondere la compresione del pericolo, ma non è sempre detto, soprattutto quando si ha a che fare con i più piccini).

Quando si organizza un’uscita nei boschi il cane non deve essere sciolto e non solo per sicurezza, ma anche perché lo impone la legge. Qualora stiate pensando alle vacanze estive nei nostri boschi o nei boschi sulle Dolomiti ad esempio, nel caso in cui  incontriate la Forestale e abbiate il cane sciolto prenderete multe salatissime. In giro per  il bosco il cane ama andare ad odorare quello che trova intorno: tenetelo lontano dai sassi ciottolosi dove le vipere stanno a prendere il sole.

Attenzione anche alle fronde degli alberi: è qui che avviene la riproduzione di questi animali nel periodo primaverile e può capitare che i viperotti scendano dai rami andando a finire addosso ai malcapitati in cerca di un po’ di relax ai piedi dell’albero. Al giorno d’oggi il siero di vipera non viene più usato (è più il rischio di morire per schock anafilattico da siero che non da veleno di vipera). Per quanto riguarda il cane, il morso in genere avviene sul naso e sul sottopancia e tenete presente che sia nel bambino sia nell’animale non sempre si assiste alla scena del morso, dato che il tutto si svolge in una frazione di secondo e non è detto che si vedano i segni del morso della vipera nei tre punti.

Il dolore da morso da vipera è tuttavia lancinante e deve essere sempre sospettato quando il bambino, durante un escursione o mentre gioca nell’erba, lancia un urlo o lamenta improvvisamente dolore, lo stesso vale per il nostro animale. Per quanto riguarda la pediatria, rimandiamo a questo articolo: morso di vipera cosa fare. La corsa dal veterinario per l’animale e per il bambino in ospedale deve essere immediata in caso di sospetto morso di vipera.

Le punture di insetti: api, vespe, ragni

Gli insetti come api e vespe in medicina veterinaria possono dare gli stessi problemi che possono dare in medicina umana: ci può essere una reazione da ponfo legata alla puntura dell’insetto, ma ci può essere anche uno shock anafilattico. La cosa migliore da fare, prima di partire per la montagna con il cane, è rivolgersi al veterinario e farsi consigliare dei prodotti da portarsi dietro. Nell’animale quando ci si accorge che comincia a gonfiare a seguito di puntura di insetto, stiamo attenti che non gonfi attorno alla zona della puntura ma si estenda progressivamente alla zone circostanti. Per quanto riguarda la medicina pediatrica, ecco un’interessante spiegazione passo per passo sui rischi e le precauzioni da prendere sul sito dell’Ospedale Bambin Gesù: http://www.ospedalebambinogesu.it/punture-di-insetto#.WSyIvnvv_IE

Il pericolo dei forasacchi

I forasacchi sono un pericolo per ogni cane o animale domestico che viene portato in giro. Si tratta delle spighe delle graminacee selvatiche che quando si seccano possono penetrare la cute del nostro cane causando gravi infezioni. Più spesso il forasacco penetra nella mucosa nasale dell’animale e, non riuscendo ad essere espluso  starnutendo, provoca dolore e fastidio. Il forasacco si toglie direttamente dal veterinario dopo aver sedato il cane. Il forasacco può entrare anche nello spazio interdigitale e nelle orecchie, occhio ai cani a pelo lungo e con orecchie lunghe.

I pericoli al mare per quanto riguarda l’animale

Il cane meno si porta al mare e meglio è, soprattutto in quelle sabbiose perché la sabbia entra nel pelo ed è fastidiosa. Se lo si desidera portare sulla sabbia va prevista una doccia per il cane con acqua dolce ogni sera. Senza contare che la sabbia a contatto con la pelle può portare a dermatiti. Come noi sentiamo l’esigenza di una doccia per togliere il salmastro dell’acqua, così deve essere fatto per l’animale. Si pensa talvolta che tutti i cani amino l’acqua e provino piacere a fare il bagno: non solo non è così automatico, ma nel cane il rischio di crampi è piuttosto alto. L’abitudine di tirare una pallina o un bastoncino di legno al largo per farlo riportare dal cane lo mette a rischio di crampi e, se l’acqua è alta, il cane affoga.

Le spiagge per cani, adesso sempre più comuni, sono attrezzate per la comodità dei padroni perché il cane, sulla spiaggia di sabbia, non sta bene. Se vi seguirà in spiaggia in ogni caso si consiglia di rasare il pelo il più possibile che fra le altre cose al mare si rovina, in modo tale che sia più facile ripulirlo e non scordate la crema solare.

Chiudiamo ricordando il colpo di calore che può avvenire sia al mare sia se il cane è lasciato in macchina in attesa che il proprietario disbrighi le sue faccende.

Per quanto riguarda i pericoli per i bambini in spiaggia, vi consigliamo di leggere: https://www.medicoebambino.com/?id=NEWS0806_10.html

Per domande e informazioni

potete contattare la dottoressa Giovanna Carlini

Te: 338 1241514 / [email protected]

Accademia Cinofila Fiorentina

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