L’inglese è la nostra priorità per quest’estate
I bambini si preparano a cominciare il loro corso con Laura di Inlingua Firenze
Con i figli maggiori in un’età compresa fra i 10 e i 12 anni, da una parte abbiamo ricevuto il veto da parte dei bambini alla partecipazione a centri estivi di qualsiasi tipo (in passato, a partire dai 4 anni, hanno provato estate dopo estate un po’ di tutto, adesso non ne hanno più voglia) dall’altra c’è l’esigenza di rinforzare l’inglese in vista del prossimo anno scolastico e per la loro formazione in generale.
Le nostre esigenze di partenza erano molte: volevamo un corso e non un centro estivo, quindi bambini impegnati ma non per tutta la giornata, solo la mattina. Volevamo che il corso fosse tenuto da un insegnante non solo madrelingua inglese, ma anche specializzato in didattica e magari abituato ad avere a che fare con ragazzi. Perché questo?
Perché avere a che fare con adulti fortemente motivati è ben diverso dall’avere a che fare con bambini/ragazzi la cui motivazione e interesse e rispetto devi stimolare, guidare e gestire. Mica roba facile, se non sei un professionista del campo addestrato a fare questo lavoro.
Abitando fuori dal centro storico, avevamo bisogno anche che l’insegnante seguisse il nostro gruppetto a casa nostra, perché sarebbe stato difficile, lavorando tutti, portare i bambini la mattina a scuola. Ultimo requisito, ma non meno importante, cercavamo un corso ad un prezzo equo, che rispettasse i nostri parametri di qualità ma accessibile alle esigenze di tutte le famiglie che componevano il nostro gruppo di piccoli amici.
Ci siamo rivolti ad Inlingua Firenze un po’ perché la didattica delle lingue straniere è il mio campo professionale e già conoscevo la reputazione della scuola, e poi perché sapevo che era possibile organizzare con loro un corso estivo a domicilio beneficiando della loro promozione estiva: solo prezzo del corso senza la tassa di iscrizione.
Il primo contatto con Inlingua e l’assistenza della scuola prima dell’avvio del corso
Il primo punto a favore della scuola Inlingua Firenze è stata tutta l’assistenza che ci hanno fornito ancora prima che il corso iniziasse. A partire dai moduli di iscrizione che ci hanno mandato già parzialmente compilati con le indicazioni esatte di inizio- fine, struttura e modalità di pagamento, alle richieste relative al livello di inglese dei nostri bambini, i libri di inglese che avevano in uso durante l’anno scolastico, la verifica che in casa avessimo wi-fi.
Tutte informazioni che mi hanno testimoniato che il nostro corso sarebbe stato preparato dall’insegnante prima del suo arrivo.
Ho molto apprezzato questi elementi perché mi hanno comunicato da parte della scuola grande professionalità e gentilezza.
Il primo giorno di corso e l’incontro con Laura, la nostra insegnante from California USA 🙂
Un po’ ero preoccupata, lo ammetto, e non sull’insegnante, ma per l’insegnante.
Dovendo lavorare sapevo che a parte il primo giorno, i giorni successivi avrei dovuto lasciarla sola con 7 pre-adolescenti … Ce l’avrebbe fatta? Ho espresso le mie preoccupazioni a Laura quasi subito, avvertendola che dal secondo giorno non ci sarebbero stati altri adulti a casa a parte lei, e la sua riposta accompagnata da un bel sorriso rassicurante ha fugato ogni mio dubbio: “Don’t worry Lorenza, I am a sergent” (Non ti preoccupare Lorenza, sono un sergente).
Una deliziosa signora sorridente e amichevole che, in caso di bisogno, si sarebbe fatta rispettare con il polso di un sergente 🙂 , e così infatti è stato. Laura ha portato con sè l’ I-pad, una serie di dispense già pronte e preparate per i ragazzi, la merenda per metà mattina (inclusa nel prezzo del nostro corso) e tutta la sua competenza e professionalità accompagnate da una calma e una pazienza da nobel.
Le 3 ore di corso per i bambini sono stati utili (si parla solo inglese, solo in casi estremi in cui i bambini non capivano le consegne, Laura veniva loro incontro traducendo in italiano), stimolanti e anche divertenti perché la nostra insegnante ha dosato con intelligenza giochi didattici a esercizi più impegnativi, tanto lavoro in coppia o in piccoli gruppi e una attenzione specifica agli aspetti comunicativi della lingua.
Alle 12.45 abbiamo salutato Laura ed è stato il momento del pranzo.
In questo “centro estivo” a casa mia ci siamo organizzate con le mamme di altri bambini di preparare il pranzo a turno, ogni giorno tocca ad una mamma diversa, in questo modo ci siamo alleggerite vicendevolmente e per i bambini è stato un altro momento divertente di convivialità da passare insieme.
Dopo pranzo, visto il caldo e l’impegno della mattina, ai maschietti sono state concesse alcune partite alla play station e le femmine si sono dedicate a vedere un film, alle 16:30 tutti fuori a giocare.
Quando ho chiesto ai bambini a fine mattinata cosa ne pensavano dell’esperienza non sono stati particolarmente loquaci, mi hanno liquidato con un “bene” e sono tornati alle loro attività, poi ieri sera, a cena, mi hanno detto: “Potremmo fare un’altra settimana di corso, fatto così, anche settembre prima di tornare a scuola?”
Adesso sono sicura che abbiamo fatto la scelta giusta.
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