Dalle 7:00 alle 8:00, l’ora X delle famiglie!

Ci può essere un comporto di mezz’ora o poco più, ma è un fatto che per molte famiglie, la nostra in primis, quel tempo che va dalla sveglia del mattino al momento dell’uscita di casa per andare a scuola, può essere un piccolo inferno domestico.

Perché? Stanchezza, disorganizzazione, ansia da troppe cose da fare

Tanti possono essere i motivi che portano i genitori ad arrancare in questa fase della giornata, sicuramente c’è il fatto che i bambini hanno i loro tempi che a noi possono sembrare snervantemente lunghi. Noi, d’altra parte, abbiamo fretta: ci aspetta il caos del traffico, l’ansia di arrivare in ritardo al lavoro, mille pensieri che già vanno alle ore successive della giornata.

Il risultato: nervosismo, scatti di impazienza, pianti e sgridate

che ci mandano al lavoro con un gran senso di colpa. Ottimizzare i tempi, imponendosi un rigido regime organizzativo, ci aiuta a ridurre tutte quelle variabili che portano al disastro: la stringa rotta, il quaderno che non si trova, la merenda di metà mattinata che non piace, il calzino spaiato …

Non si tratta di imporre un regime da caserma, ma di essere efficaci

In un gruppo di discussione di genitori (uno dei tanti che esistono su facebook) ho avuto modo di confrontarmi con altre mamme proponendo lo schema organizzativo che andrete a leggere qui e molte sono state le critiche che ne sono seguite, fra cui commenti come: “Non vivete in una famiglia, ma in una caserma” “Ma rilassati!!”, “Noi preferiamo vivere normalmente”. A parte che mi devono spiegare cosa sia il concetto di normalità in senso assoluto; credo che organizzarsi non significhi fustigare nessuno, ma esattamente il contrario: liberarsi dagli imprevisti e regalare serenità ai bambini, rimanendo più calmi noi genitori.

Strategie da mettere in atto per rendere quelle ore del mattino da caotiche a serene routine

Come organizzarsi con i bambini la mattina prima della scuola

Queste sono le strategie che vi mostro e che funzionano in una famiglia numerosa, se ne avete altre che volete consigliare, ben vengano!! Ciò che ci facilita la vita, non è mai superfluo.

1- La colazione

Preparare tutto la sera prima: dal tavolo apparecchiato, alla moka carica sul piano cottura (se la usate ancora). Avvantaggiarsi ottimizza i tempi e ci permette di risparmiare quei 10, preziosissimi minuti, la mattina al risveglio. Lasciare una cucina sporca, in disordine, con i cucchiaini da lavare all’ultimo tuffo, vi rallenta sulla tabella di marcia, innervosisce e crea confusione mentale. Se non dovete pensare a riordinare la cucina, potete avere il tempo di fare mente locale sullo stato della dispensa destinata alla colazione: il caffè è quasi finito? I biscotti preferiti dei bambini già a metà pacchetto? Il latte sarà sufficiente anche per il giorno dopo, o va ricomprato?

2-I vestiti dei bambini

Io chiedo ai bambini di preparare i loro vestiti la sera prima: fanno una pila con biancheria, pantaloni, magliette e quello che vogliono indossare. Poi mettono tutto sulla sedia davanti alla loro scrivania: la mattina, trovano già l’occorrente con cui vestirsi anche con un occhio chiuso e uno aperto. Lo stesso vale per le cartelle: devono essere controllate la sera, per evitare la crisi del “Non trovo la scheda!!! Mi manca il diario!” …

3- Uno spazio in dispensa riservato alle merende per la scuola

Ho riservato un pensile in basso della cucina alle “merende da portare a scuola”: una barretta, i mandarini, un succo. La mattina ognuno prende la sua merenda, la infila in cartella e via. Controllo un paio di volte alla settimana e rifornisco di quello che manca.

4- I cesti della biancheria sporca, non per colore, ma per componente della famiglia

Questa strategia ammetto che non sia praticabile in tutte le case: problemi di spazio e organizzazione dei bucati possono essere diversi da caso a caso. Per la nostra famiglia ha funzionato alla grande sistemare nel bagno di servizio 4 ceste del bucato: una di noi adulti, una di cose della casa, una dei bambini e una degli “urgenti” (in genere la usano i bambini per mettere i loro vestiti preferiti o capi d’abbigliamento che devono essere lavati in fretta, come le tute da ginnastica richieste per andare in palestra; ma fa comodo anche a noi adulti). So che i capi all’interno della cesta “urgenti” devono essere tenuti d’occhio prima degli altri, e così faccio. A chi mi chiede: “Come fai? Non dividi le lavatrici per colore?” Certo che lo faccio, ma non siamo talmente tanti che se negli urgenti ci sono tre capi scuri, state certi che troverò abbondanti capi da abbinare nello stesso lavaggio, pescando dalle altre ceste.

Questo sistema mi permette di non ritrovarmi la sera prima con un figlio disperato perché il giorno dopo ha ginnastica a scuola e non ha nemmeno una tuta da ginnastica pulita nel cassetto.

5- Le “ricordelle” sul frigorifero

Ci sarà un giorno, lontano spero, in cui le ante del mio frigorifero riplenderanno libere e lucenti e piccoli, delicati magneti, daranno un tocco di allegria. Per ora sono soprattutto una strategica, enorme bacheca, sulla quale appuntare bollettini pagati da consegnare a scuola, avvisi firmati per gite, avvisi di sciopero, orari di ricevimento, menù della mensa e, per ultimo ma non meno importante, un remind che ha per oggetto i nostri impegni del giorno.

Sono i bambini stessi, in genere appena dopo cena, che mi ricordano eventi o appuntamenti importanti della loro vita. Io mi limito a riportarli su un foglio e lo attacco al frigo che è uno di quei luoghi strategici intorno ai quali, prima o poi la mattina, ci si trova davanti.

L’idea nasce da diverse spiacevoli esperienze di dimenticanza che mi hanno messo in difficoltà, come quella volta che mia figlia era a fare una gara di atletica con la scuola in un campo sportivo dimenticato dalla civiltà e mi aveva pregato di andarla a prendere, per non dover prendere due autobus al ritorno …

Bucato l’appuntamento e sorbitami le sue lamentele, ho pensato che avrei dovuto trovare un sistema. Mio marito usa gli avvisi sonori sul telefono, io lo farei anche, se il numero dei “drin” fosse accettabile …

6- L’App per la spesa Bring condivisa da tutti (o quasi) i componenti della famiglia

Sui telefoni di noi genitori e su quelli dei due figli più grandi abbiamo installata una App che si chiama Bring shopping list. In pratica, condividiamo tutti una potenziale lista della spesa. Visto che io sono la mamma, ma tutti hanno occhi e soprattutto bocche voraci, chi per primo nota che qualcosa in casa manca o è a fine, lo evidenzia nella bacheca “cose da comprare”. In questo modo, a chiunque tocchi andare a fare la spesa (noi adulti, i bambini sono comunque ancora troppo piccoli), apre la App e controlla. Se tutti in casa si prendono la responsabilità di dare un’occhiata alla dispensa, c’è meno rischio che manchi qualcosa e meno drammi mattutini che rendono amarissimo il caffè del buongiorno.

Vi raccontiamo questa App nel dettaglio qui.

Avete altre idee o suggerimenti? Postateli nei commenti!