Vignetta a cura di Marco Milanesi

Il padre e l’amore per la vita: la paternità nell’epoca delle incertezze

a cura del dottor Tommaso Eredi

“Non era un padre qualunque, era il padre, con tutto ciò che c’è da odiare in un padre e tutto ciò che c’è da amare”

(Philip Roth, Patrimonio)

Nel suo recente volume “Cosa resta del padre” lo psicoanalista Massimo Recalcati osserva come i genitori di oggi tendano a preoccuparsi più di farsi amare dai loro figli, che di provvedere alla loro educazione. Paiono più angosciati dalla necessità di proteggerli dai presunti rischi e dalle brutalità del mondo, chiuso fuori dalle mura domestiche (scuola compresa), che inclini ad affrontarne i conflitti.

Un padre drasticamente evaporato …

L’istantanea così impietosamente scattata da Recalcati, non esclude certamente il padre che, dismessi i panni di repressivo garante delle leggi familiari, ha stancamente delegato la funzione educativa e normativa alla madre, che per di più si accolla anche il sostentamento economico della famiglia (in passato appannaggio esclusivamente maschile). In sostanza, mentre la madre ha visto moltiplicarsi le proprie declinazioni familiari, il padre è gradualmente, ma drasticamente evaporato: il padre non è più Padre, cioè pater familias e ogni tentativo di restaurare quel tipo di Ordine o Legge è fallimentare.

Proprio in questa chiave va elaborata la dissoluzione dell’autorità paterna: egli non può più ambire a recuperare ruoli familiari anacronistici. Risulterebbe perdente, grottesco, parodistico.

Ma allora, cosa resta del padre? Cosa resta al padre?

Forse in un’epoca in cui le certezze paiono essere state spazzate via dal disorientamento, in cui i ruoli sociali e familiari non beneficiano più della benedizione a priori delle strutture sociali, è proprio questa la sfida: quella di pensare un padre reale, minuscolo rispetto a ciò che fu in passato, ma libero di mostrarsi vulnerabile e fragile. Un padre umanamente imperfetto, poiché egli stesso ospite di un mondo a lui stesso non del tutto comprensibile. Un padre forte della consapevolezza della propria debolezza.

Un padre che non abbia indispensabilmente una risposta certa su tutto, ma che sappia opporre dei “No” e, perciò, fronteggiare il conflitto, indispensabile alla crescita ed alla evoluzione dei figli.

Come essere un padre migliore ? Sviluppando una paternità inedita

Una paternità inedita, insomma, che presuppone un investimento ben più solido ed accanito che in passato, un ulteriore supplemento di volontà, di determinazione, di tenacia.

In definitiva, allora, forse al padre resta, non semplicemente, né tantomeno banalmente, la preziosa opportunità di attingere alla propria crisi, per trasmettere ai figli la propria eredità emotiva ed affettiva: testimoniare loro passioni, vocazioni, progetti, senza pretendere di imporre modelli o valori universali. Gli resta la facoltà di contagiarli del desiderio, di farli innamorare della vita: forse è questo il vero epicentro della paternità di oggi.
E allora auguriamo ai padri di oggi tutta la forza che necessitano per essere deboli: una forza che renda possibile il processo di eredità, un ponte tra le generazioni che tenga accesa una speranza per il futuro.

Dottor Tommaso Eredi, psicologo e psicoterapeuta

Dottor Tommaso ErediPsicologo, psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale, si dedica alla pratica clinica con singole persone e famiglie. Collabora con l’Istituto degl’Innocenti di Firenze, occupandosi specificatamente di affidamento eterofamiliare, di adozione, Spazio Neutro e tematiche connesse alla migrazione. Giudice onorario presso il Tribunale per i Minori di Firenze ed esperto in tutela minorile, è Consulente Tecnico di Ufficio presso il Tribunale Ordinario di Firenze. Si è occupato, inoltre, delle problematiche psicologiche connesse all’infertilità. Ha collaborato con varie agenzie formative all’interno di seminari, workshop e corsi di formazione. Ha partecipato a numerosi convegni con interventi di natura scientifica.

Il Dottor Tommaso Eredi collabora con l’Associazione Co-Stanza, per domande e consulenze, potete contattarlo a questo indirizzo:

[email protected] / 3488826915

inoltre, sempre presso

Spazio Co-Stanza Via del Ponte alle Mosse, 32- 38 Firenze