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Calcio per bambini, qualche riflessione e una manciata di consigli

Alla mia famiglia il calcio non interessa (noi abbiamo già a che fare con il demone della musica, il calcio ci è stato risparmiato): mio marito ne è completamente estraneo e lo stesso vale per me, sì certo, un brividino quando ci sono i mondiali, ma niente di più. I bambini, non avendo in casa stimoli, sono indifferenti anche loro al calcio sia inteso come tifo di squadra sia come sport, ma mi sono chiesta spesso: e se a uno di loro venisse in mente di provare io, che non ho grandi simpatie per il grande carrozzone calcistico, che dovrei fare? Calcio per bambini sì? Calcio per bambini no? Boh?

Perché la mia preoccupazione non è per il gioco del calcio, che in se stesso è uno sport bello, divertente e liberatorio, ma per il timore di avere a che fare con un ambiente che non mi piace, con atteggiamenti (dei genitori soprattutto) che non condivido. Quando il calcio giocato dai bambini obnubila le menti degli adulti portandoli a vedere nel proprio pargolo un futuro campioncino e nell’avversario in campo, (un altro bambino come il suo) un nemico da abbattere, allora per me si tratta di uno scenario da confini della realtà, non la mia, decisamente. Mi ha fatto piacere, allora, sentire l’esperienza di una mia amica-mamma che nel calcio ci si è trovata catapultata suo malgrado e che, alla fine, ha scoperto che non è niente male, a parte qualcosa, ma lascio al suo racconto il piacere di scoprire cosa.

Calcio? No grazie …

di Cornelia Hirchbichler

SAMSUNG CAMERA PICTURESAnche a voi il tema CALCIO non interessa, cari genitori? Sì invece? Forse siete di quelli che seguono un po’ la Nazionale oppure ne siete del tutto estranei?

Il vostro figlio/la vostra figlia ha ormai 9 anni e il pallone non gli interessa per niente perché come sport fa il nuoto, il judo, la pallavolo oppure altro e il calcio non lo guarda nemmeno alla TV?

Bene, bene! Fatevi dire che non è mai troppo tardi per entrare nel mondo del calcio. Quando arriva la passione del calcio non ci si può fare nulla, ti travolge, o meglio, travolge tuo figlio e tu stai lì chiedendoti se davvero questo è tuo figlio, quello che fino alla settimana scorsa era innamorato del mondo degli animali, che sapeva di tutto su quelli  più strani e sul loro mondo meraviglioso al quale, dettaglio non trascurabile, anche tu ti eri appassionato.

La nostra esperienza con il calcio

Beh, a me è capitato proprio questo! In casa nostra non siamo tifosi, non guardavamo le partite di calcio, né collezionavamo le figurine e neppure andavamo allo stadio.Con gli Europei del 2012 ho visto cambiare da un giorno all’altro mio figlio. La febbre del calcio l’ha contagiato!

La prima richiesta di mio figlio è stata di poter andare in una scuola di calcio. E’ vero: gli avevo sempre detto che avrebbe potuto scegliere lo sport che voleva, una volta avesse imparato bene a nuotare …. Ma chi l’avrebbe detto che avrebbe voluto proprio giocare a calcio??!! Uno sport che consideravo poco attraente perché non mi piaceva tutto il suo folle contorno e i suoi super-calciatori strapagati!!

Ma, di fronte alla richiesta di mio figlio, non potevo dire di no, e quindi abbiamo cercato una scuola di calcio vicino a casa che avesse il campo naturale e con un bravo allenatore.SAMSUNG CAMERA PICTURES

Ha vinto la scuola calcio Albereta – San Salvi e, mentre durante le prime settimane di allenamento speravo ancora che la scelta di mio figlio fosse reversibile, man-mano che si andava avanti (con le prime partite, le prime vittorie e le prime sconfitte) il cuore di mio figlio batteva sempre più forte per il calcio e per la SUA squadra. A quel punto mi sono arresa e, vi confesso, che nel frattempo seguo mio figlio alle partite con piacere.

Ecco qualche info utile per i genitori dei piccoli calciatori

Dietro l’iscrizione e il pagamento della quota annuale, i nuovi calciatori ricevono, oltre al borsone della squadra, anche gli indumenti per gli allenamenti estivi ed invernali. La muta invece viene data in prestito.

Che cosa comprano i genitori: la scarpe da calcio (ovvio), parastinchi, la maglietta termica, i guanti e paracollo quando fa freddo-freddo. Perché sia chiaro: essendo uno sport all’aria aperta, i ragazzi sono esposti al tempo – si gioca sempre (con il campo naturale a volte si salta un allenamento perché non è praticabile dopo giorni di pioggia).

Certo, quando mi tocca a lavare gli indumenti sporchi non è uno spasso e a volte ci metto anche una buona mezz’oretta di risciacqui a mano prima di poterli mettere in lavatrice …. Perché nel frattempo mio figlio ha scelto di fare il portiere!

Che ne penso ora del calcio? Credo che il gioco di squadra possa aiutare mio figlio (che è figlio unico) a crescere insieme ai compagni, imparando da e con loro, a condividere e a fare il “gioco di squadra” perché si vince e si perde insieme. L’importante per me è che si diverta e che faccia movimento per compensare la lunga giornata passata a scuola.

Di solito le squadre di calcio si allenano 2 volte/settimana e il sabato oppure la domenica c’è la partita. Un allenamento dura ca. 1, 5h e si svolge in giorni prestabiliti. I grandi (della età scuola media) dalle 15.30 in poi, mentre i bambini che frequentano ancora la scuola primaria fanno gli allenamenti dopo le 17.

 I costi del calcio

SAMSUNG CAMERA PICTURESQuanto costa: ca. 330 Euro per la stagione che va da Settembre a fine Giugno. Visto che i genitori devono anche portare i figli alle partite, non va dimenticato di citare l’ingresso alla partita: 5 Euro per gli adulti.

Di solito si può iniziare a giocare a 5/6 anni. Tante società accettano anche bambine. A parte questo, ci sono anche società di calcio femminile in città: http://www.firenzecalciofemminile.it

Prima d’iscriversi, le scuole di calcio concedono da una a due settimane di prova.

Per iscriversi occorre portare:

1)    Certificazione medica che attesta l’idoneità fisica alla pratica non agonistica (fino ai 12 anni) oppure alla pratica agonistica (dopo i 12 anni).

2)    Certificato contestuale in carta libera, intestato al bambino, rilasciato dal Comune di residenza.

3)    Una fotografia formato tessera (per i bambini dai 8 anni in su).

L’età degli allievi determina la categoria di appartenenza. Considerando la stagione 2013/2014 abbiamo queste categorie: nati nel 2001: categoria esordienti A (giocano a 11 con l’arbitro); nati nel 2002: categoria esordienti B (giocano a 9); nati nel 2003: categoria Pulcini 3° anno (giocano a 7); nati nel 2004: categoria Pulcini 2° anno (giocano a 6); nati nel 2005: categoria Pulcini 1° anno (giocano a 5); nati nel 2006/2007/2008: categoria Piccoli Amici (giocano a 5)

Per le categorie Esordienti e Pulcini è prevista la partecipazione a campionati ufficiali organizzati dalla FIGC. Inoltre, in primavera, tutte le squadre partecipano a tornei organizzati da altre associazioni sportive.

Le scuole di calcio si trovano facilmente su internet. Ne cito solo qualcuna in ogni angolo della città di Firenze:

Albereta-San Salvi (zona Firenze Sud): http://www.gsdalberetasansalvi.it/

Sporting Arno Scandicci: http://www.sportingarno.it/

Atletico Castelli: http://www.societaatleticacastello.it/

Laureziana Rifredi: http://rifredi2000calcio.it/

Un ultimo aspetto da considerare e sul quale riflettere:

Sono troppi i genitori che con il loro tifo incondizionato e a volte troppo sfrenato rovinano il gioco dei loro bambini. A questo proposito vi metto un link per leggere la lettera: “Papà, lasciami giocare in pace la mia partita! ” Mi viene da aggiungere nel titolo “Papà, Mamma, lasciatemi giocare….!”

http://www.laprovinciacr.it/lettere/63509/Papa–lasciami-giocare-in-pace.html