Quando ti prende quel senso di angoscia che non sai da dove provenga

A me capita spesso … Improvvisamente, mentre sto facendo qualcosa di assolutamente banale come scrivere una email, pulire il piano cottura, prepararmi per andare a dormire, realizzo che un nodo mi si è formato alla bocca dello stomaco. Io lo chiamo “Magone” ed è una sensazione di angoscia e malessere alla quale non so dare spiegazione, nè riesco a individuarne l’origine ed è questo che mi fa arrabbiare di più: percepisco uno stato di angoscia, ma non so perché … Se capita anche a voi, date un’occhiata all’articolo scritto dalla psicologa e psicoterapeuta Silvana Russo che vi offre qualche consiglio utile su come superare i momenti di stress con la meditazione.

Come superare i momenti di stress con la meditazione

di Silvana Russo, psicologa e psicoterapeuta

All’improvviso ci troviamo un giorno in uno stato generalizzato di malessere ansioso.

Iniziamo a chiedercene il motivo: carenze di sonno, troppo lavoro, diffidenza verso il partner, alimentazione errata, malattie, ecc. Cerchiamo comunque un capro espiatorio quale fonte del disagio. Non sospettiamo nemmeno che la causa possa risiedere non in una particolare circostanza, ma nella nostra intera organizzazione psicofisica.

E’ importante allora chiedersi se dietro tutto questo malessere c’è uno stile di vita eccessivamente frenetico, se abbiamo preso più impegni del previsto, se diciamo a  noi stessi che nella nostra vita non può essere cambiato nulla pena il disastro generale.

Noi adulti spesso ragioniamo ponendoci forti vincoli credendo che la realtà così come la vediamo noi è l’unica. Si, certo, possiamo dirci che è vero potremmo sempre partire per un’isola lontana e stabilirci lì. In verità questo modo di pensare rappresenta un altro vincolo: l’isola lontana è irraggiungibile sia organizzativamente che economicamente. Altrimenti non avrebbero cos’ successo i reality tv sull’isola dei famosi!

I nostri figli sin da piccoli respirano quest’aria, fatta di tanti impegni, di scorribande in macchina, traffico, nervosismi, stanchezza dei genitori…si..ora arrivo, aspetta che ti ascolto…ma il tempo passa inesorabilmente e pure loro iniziano ad avere una vita superfrenetica.

Qui non voglio affrontare il tema dei social network e dell’uso del web perché darà l’argomento di un altro intervento, ma riflettete solo sul fatto quanto anche questi mezzi velocizzino la vita elevandosi sopra la dimensione spazio temporale.

Torniamo a noi, allo stress malefico che ci attanaglia

Bene la medicina c’è e come sempre è dentro di noi. Un certo Richard J. Davidson, direttore del Laboratorio di neuroscienze dell’Università del Wisconsin a Madison in America, ha condotto una serie di ricerche interessanti che dimostra, come altri prima di lui avevano affermato, che esistono molti sistemi biologici periferici nel nostro corpo che fanno parte, in realtà, di una rete di connessioni neurali che mediano l’influenza del cervello. In poche parole, il nostro corpo e soprattuto il nostro sistema nervoso ha una disposizione anatomica e funzionale che permette l’influenza a doppia via fra mente e corpo. In questi studi si è anche visto che certe forme di esercizio mentale, quali la meditazione, influenzano positivamente anche sistemi biologici periferici.

Cosa vuol dire? Attraverso l’esercizio di alcune pratiche mentali possiamo aiutare noi stessi a modificare positivamente il nostro stato di salute mentale e fisica.

Come si può fare tutto ciò?

In realtà esistono semplici passi per approcciarsi a tale metodo.

In realtà molti di voi hanno già meditato molte volte, chi di voi è stato a guardare il mare o un paesaggio di montagna per lunghi momenti e non ha sentito il peso dei pensieri?

In quel momento stavando meditando o come dicevano i filosofi greci stavate contemplando.

Nelle scuole filosofiche degli antichi greci si insegnava agli studenti a compiere esercizi “spirituali” dove la tensione era verso uno stato di liberazione dalle passioni. Esercitarsi spiritualmente era fare filosofia.

A noi basta invece ritrovare quell’armonia che ci permette di vivere con equilibrio le nostre giornate e soprattutto trasmettere questo “stile di vita” ai nostri figli.

Tornando alla contemplazione della natura che è un ottimo esercizi da fare anche con i piccoli, possiamo iniziare con tre semplici passi:

1- ascoltiamo il nostro respiro, semplicemente, il suono del respiro,

2- spostiamo l’attenzione dal movimento respiratorio alle varie parti del corpo. Vi accorgerete quanto questo lavoro vi crei uno stato di rilassamento e di quiete profonda.

3- ascoltiamo le varie parti del corpo ed in particolare quelle interessate da dolori o sofferenze di varia entità e attraverso il respiro portare una sensazione di leggerezza e benessere.

Per fare tutto ciò potete accompagnarvi con una musica rilassante come se ne trovano tante in commercio.

Come in tutte le pratiche anche questa ha bisogno di un po’ di costanza. Potrete iniziare a praticare gli esercizi solo due /tre volte alla settimana per poi arrivare a tutti i giorni.

Alla lunga, vedrete che questa pratica vi porterà nuovi modi di conoscere e di essere e, scusate il gioco di parole essere più presenti a voi stessi, in ciascun momento della vostra giornata.

Lo scopo finale della meditazione è, difatti, portare la concentrazione e la consapevolezza nella nostra vita quotidiana, nei momenti facili e in quelli difficili, in ogni contesto e situazione.

Si tratta, dunque, di una progressiva e stabile trasformazione del nostro modo di essere, dell’acquisizione di una nuova abitudine mentale. Solo così si evita che la meditazione resti un’acquisizione teorica arida e infruttuosa, slegata da tutto il resto della nostra esistenza.

Per quanto riguarda i nostri figli piccoli e grandi, esistono molti studi neuroscientifici e psicologici, dell’influenza positiva della meditazione sia nella sfera degli apprendimento che nella costruzione della loro personalità.

Sarà l’argomento del prossimo intervento su queste pagine

Alcuni maestri coraggiosi hanno portato nelle loro classi laboratori di meditazione con effetti impensabili.

La consapevolezza di chi siamo e come siamo influenza anche le nostre relazioni amicali e familiari e il rapporto con il mondo intero.

SilvanaSpero di avervi potuto incuriosire ed interessare e potete scrivermi e telefonarmi per chiedermi suggerimenti e approfondimenti sul tema.

Dott.ssa Silvana Russo – Psicologa, Psicoterapeuta

cell. 346.3531165

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Immagine in evidenza tratta da: https://www.toovia.com/lists/how-to-win-the-battle-against-back-to-school-stress