Alternative al supermercato, le cose cambiano

MANOIo ho un momento di sdegno nei confronti del “sistema mega enorme supermercato” e credo che non sia solo una mia indisposizione d’animo, mi pare piuttosto che sia una tendenza diffusa. Lo dimostrerebbe anche il fatto che i mega/super/ipermercati si stiano tutti ridimensionando (penso per esempio all’Ipercoop di Sesto Fiorentino che da enorme centro si è trasformata in supermercato dalle dimensioni più ridotte e dagli spazi più curati, quasi a ricordare un mercato all’aperto, guadagnandoci in accoglienza e atmosfera). Io sono originaria di La Spezia e ricordo benissimo l’impatto sulla popolazione che ebbe il primo supermercato della mia zona: si chiamava “Guidetti” ed era probabilmente il cognome del proprietario. L’espressione “vado da Guidetti” è rimasta nel lessico di un’intera generazione (quella dei miei genitori) tanto che per molto tempo si è continuato a dire così anche quando il supermercato Guidetti è stato venduto ed è passato di mano in mano a diverse gestioni: coop, conad, basco, superfrescato e chissà quanti altri ancora. All’epoca (fine anni ’70) andare al supermercato era una roba da famiglie moderne e rappresentava un modo per emanciparsi dal sistema di acquisto fino a quel momento in mano esclusiva dei commercianti di zona o dall’orario mattiniero del mercato della città.

Discorsi come Km 0, alimenti biologici, trasporto su gomma, inquinamento, acquisto dai produttori locali non se ne sentivano, probabilmente anche perché ancora il sistema degli alimenti surgelati e precotti non era in vigore. Adesso che tutto questo è la nostra quotidianità, si percepisce nei discorsi di molte famiglie una sorta di insofferenza verso tutto quello che è inglobato nel sistema supermercato.

cocomeriIo, in particolare, ho sviluppato una sorta di intolleranza verso alcuni comportamenti per i quali mi sono trovata spesso a discutere con altri clienti al supermercato. Fra le fenomenologie più insopportabili, elenco:

Palpeggiatori, cioè avventori che toccano e manipolano ogni singolo frutto/verdura finché non trovano quello che li aggrada e gli altri li rilanciano malamente nel mucchio (Grazie signora, sono felice di acquistare i suoi scarti!!! Che rabbia!!!)

Sculacciatori di cocomeri e meloni  che stazionano per mezz’ore di fronte ai cestoni di frutta facendoli risuonare. Ognuno di loro è convinto di aver trovato una tecnica infallibile per accappararsi il frutto migliore (ma avete visto le facce che fanno mentre li percuotono?), anche in questo caso, il cocomero che sculacciato non produce il rumore giusto, viene ributtato senza troppa gentilezza in attesa che il prossimo cretino lo metta nel suo carrello.

Assaggiatori: spiccano il chicco d’uva per vedere se quel grappolo vale la pena di essere comprato (questi li ucciderei proprio).

Annusatori: non è una bella scena da vedere, ma se poi ripongono il frutto che non vogliono in maniera gentile, almeno sono innocui.

Defogliatori seriali: quelli cioè che pesano frutta e verdura rigorosamente dopo averle ripulite delle foglie esterne, dei rametti, dei piccioli (eh che cavolo!! Le mele senza picciolo sul piatto della bilancia fanno la loro bella differenza in termini di prezzo!!!)

Collaudatori di pane: quelli che tastano, strizzano, infilano due o tre dita nelle pagnotte (grazie a Dio c’è la carta, perché tanto lo farebbero anche se fossero senza) finché non trovano la pagnotta della cottura che più gli aggrada.

A tutto questo che già di per se mi irrita, si aggiunge il fatto che non è detto che la frutta e la verdura al supermercato siano sempre buone. Se devo comprare sottocosto, ma poi buttare via la metà dei prodotti perché non sono buoni, non risparmio. Se devo mangiare mele farinose, pomodori acquosi, banane che le compri  e il giorno dopo sono nere perché probabilmente tenute in frigo per troppi giorni, vado dal verduraio: compro meno e più spesso e tutto quello che acquistiamo lo mangiamo davvero, gli scarti se li mangiano le nostre tartarughe e di sprecato non c’è niente.

Fra le cose che mi disturbano dei sistema supermercato ci sono anche le aperture domenicali, perché penso che non generino maggior forza lavoro,  ma solo l’ulteriore sfruttamento dei dipendenti già presenti con turni massacranti e nemmeno la soddisfazione di essere pagati tanto di più perché lavorano un giorno festivo. Io infatti, al supermercato di domenica cerco di andarci solo in casi estremi.

Oltre al supermercato: la frutta e la verdura dei mercati di Campagna Amica

L’associazione della Coldiretti è la creatrice della Fondazione Campagna Amica, nata  2008 con l’obiettivo di  avviare iniziative volte a valorizzare l’agricoltura italiana.

logo_caLa Fondazione Campagna Amica sostiene l’agricoltura italiana in diversi ambiti, fra cui la vendita diretta, organizzando e promuovendo  i punti di eccellenza della filiera agricola italiana dal produttore al consumatore e a km zero. A questo indirizzo internet (http://www.campagnamica.it/rete/Pagine/mercati.aspx)  i mercati degli agricoltori dove vengono venduti solo prodotti agricoli, italiani, provenienti dai territori regionali quindi rigorosamente a km zero. Il difetto di questi mercati è l’orario, che è sempre di mattina, dalle 8.00 alle 12.00, ma io in quel frangente lavoro!!!! Mi è anche capitato di prendere ferie per andarci, ma non è una soluzione accettabile! Con aperture più lunghe, i mercati della frutta e della verdura di zona, ma anche in questo caso spesso gli orari e i giorni non coincidono con le mie esigenze.

Anche i gruppi di acquisto solidale, i GAS, sono una validissima alternativa alla spesa fatta unicamente nel supermercato. Un GAS è formato da un gruppo di persone che, una volta stabiliti i contatti con i produttori, mettono a punto una lista di prodotti su cui intendono eseguire gli acquisti collettivi. In base a questa lista, le diverse famiglie o persone compilano un ordine che viene trasmesso al produttore. Quando arriva la merce dal produttore, questa viene suddivisa tra le famiglie che appartengono al gruppo e ognuno paga la sua parte.

Per quanto mi riguarda l’idea è meravigliosa, tuttavia fino a questo momento non me la sono sentita di aderire,  perché la filosofia che sta dietro un GAS è quella della partecipazione al gruppo. I partecipanti a un Gas si impegnano a  a fare quello che è necessario per il reperimento e la distribuzione dei prodotti, partecipano ad incontri, danno disponibilità e mettono a disposizione del loro gruppo il loro tempo. Con 4 figli, due lavori e una vita che è un casino, per me la partecipazione attiva ad un gruppo del genere  è esclusa perché non me la sento di buttarmi in una nuova avventura che per me si trasformerebbe in un ennesima guerra contro il tempo che non ho.

Ecco però l’indirizzo dei GAS fiorentini, merita dare un’occhiata e vedere se può fare per voi: http://www.gasfiorentini.it/

Le aziende agricole che consegnano a casa come alternative al supermercato

volantinoDa qualche tempo anche le aziende agricole si stanno organizzando per offrire servizi di vendita e consegna a domicilio che hanno caratteristiche concorrenziali sia nel prezzo che nella qualità. Quella che vi segnalo in questo post è una azienda agricola il cui servizio di consegna è gestito da una ragazza che ha 28 anni e che è molto in gamba e determinata (alla faccia di quelli che dicono che i giovani hanno solo voglia di cazzeggiare). La sua azienda  si chiama Azienda Agricola del Buffa e si trova a Calenzano. Qui si producono prodotti agricoli e si offre un servizio di consegna a domicilio su Calenzano, Sesto Fiorentino e tutta Firenze.

Ho parlato con Barbara e mi ha raccontato che filosofia all’interno dell’azienda è diventare il  più sostenibili possibile,  coltivando ortaggi senza forzare il terreno e senza usare nessun tipo di sostanza chimica. Tutto ciò che occorre per le loro piante proviene  dall’ambiente circostante e la produzione è rigorosamente di stagione per far sì che i prodotti abbiano il vero sapore che dovrebbero avere. Il loro sito è attualmente in costruzione, però hanno una bella pagina facebook dove si possono vedere i prodotti, la fattoria e ricevere le news su offerte e promozioni: https://www.facebook.com/pages/Azienda-agricola-Del-Buffa/476465455793409
Scrivendo a Barbara all’indirizzo mail: [email protected] potete chiedere di mettervi nella mailing list e settimanalmente riceverete le offerte per i prodotti di stagione; questa settimana, nella mail che è arrivata al mio indirizzo privato, Barbara propone i seguenti prodotti:
Bietola
Ravanelli
Sedano
Insalate miste
Carote
Piselli
Spinaci
Cipollotti, cipolle, aglio fresco
Zucchini (limitati)
Fragole
Prezzemolo a mazzi
Basilico a vasino
Rigorosamente a km zero.
Il prezzo della cassetta adatta ad una famiglia ha un prezzo di  10 Euro, consegna inclusa, e contiene circa 4 kg di ortaggi misti rigorosamente di stagione.
cassetta
Prossimamente, velocità burocratiche permettendo, l’azienda  avrà anche un punto vendita interno  per la vendita diretta.
Inoltre, sempre velocità burocratica permettendo (ricordiamoci che siamo in Italia :-(), verrà realizzato un laboratorio polifunzionale per la trasformazione dei prodotti agricoli ( marmellate, verdure conservate, miele, olio, trasformazione di erbe officinali).

All’interno dell’azienda agricola ci sono due pony per intrattenere i bambini: lo staff dell’azienda è disponibile a trasportarli più o meno in ogni luogo per intrattenere i bambini con un progetto educativo di avvicinamento agli animali e, con il fatto che questi cavallini sono piccoli e hanno i piedi non ferrati, non rovinano i giardini. Il progetto è volto alla realizzazione di una fattoria didattica con laboratori e avvicinamento dei bambini al mondo della natura e degli animali.

Per informazioni:

Azienda Agricola Del Buffa

Via di Casaglia / Croci di Calenzano (FI)

Telefono: 392 1663615 Barbara / email: [email protected]