Perchè allattare??? “I fondamenti” spiegati da Cara Ostetrica Firenze

A cura della Dottoressa Elena Magini e Dottoressa Chiara Muratori, Cara Ostetrica Firenze

LOGO CARA OSTETRICAScegliere di allattare al seno il proprio cucciolo come tutti i mammiferi fanno in natura non è solo nutrimento, ma è anche trasmissione d’amore e momento di coccole in una relazione speciale tutta da costruire a misura di ogni donna e di ogni bambino. Come ci dice l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e numerosi studi scientifici internazionali condotti a riguardo, allattare offre numerosi benefici sia alla mamma che al bambino. Solo per vederne qualcuno insieme, ricordiamo, fra i più importanti, che l’allattamento permette l’instaurarsi di una buona relazione di stima e fiducia reciproche fra la mamma e il bambino, è estremamente comodo perchè sempre pronto a temperatura giusta ed economico.

L’importanza del latte materno

Il latte materno è l’alimento perfetto e ideale perchè è specie-specifico e non esiste in natura mammifero che non produca il latte adatto al proprio cucciolo, ricco non solo di nutrienti essenziali, ma anche di fattori di crescita specifici e anticorpi che gettano le basi per una buona salute e protezione fin dai primi momenti di vita del bambino, riducendo il rischio di contrarre infezioni e fornendo al bambino la giusta energia e reattività per adattarsi alla vita extrauterina, riducendo notevolmente il rischio di SIDS (sindrome della morte in culla).

Anche per la mamma possiamo elencare alcuni dei benefici più importanti, allattare ad esempio diminuisce il rischio di depressione post-parto, di sanguinamenti eccessivi nel dopo parto ed è una forma di protezione per lo sviluppo del cancro al seno e all’ovaio.

Come avviare correttamente l’allattamento al seno: piccole e grandi strategie

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dichiara che l’Ostetrica durante il puerperio debba offrire supervisione sia alla mamma che al bambino, perciò rientra nella propria responsabilità l’inizio dell’alimentazione del neonato.

Intanto è da sottolineare che è importante sentir parlare di allattamento già durante la gravidanza o attraverso corsi di preparazione alla nascita o tramite colloqui individuali con la propria ostetrica.

É fondamentale sapere inoltre che le prime ore di vita del bambino rappresentano un momento molto significativo per un buon inizio dell’allattamento, quindi nella prima ora dopo la nascita l’ostetrica deve essere presente e aiutare il piccolo ad attaccarsi per la prima volta per favorendo il giusto imprinting e per iniziare a stimolare il seno.

colostroIn questa fase iniziale l’organismo materno offre al cucciolo il colostro, nettare prezioso denso e di colore oro altamente ricco e nutriente che diventerà nell’arco di qualche giorno latte vero e proprio.

Perchè questo avvenga il bambino deve poter stare a contatto con la sua mamma e deve essere attaccato al seno in modo corretto ogni volta che lo desidera.

Al bambino in questa iniziale fase di vita non va somministrato altro alimento se non su indicazioni mediche e non devono essere usati dispositivi confondenti come biberon e ciucci che potrebbero interferire con la corretta suzione al seno.

Per una buona poppata oltre al corretto attacco è importante che mamma e bambino siano comodi perchè allattare deve essere per entrambi un piacere anche se inizialmente molto faticoso.

L’ostetrica può suggerire varie posizioni, controllare il buono stato di salute del seno e del capezzolo, accertarsi che l’attacco e la suzione siano validi e monitorare i segni di salute del neonato.

Come conservare il latte se necessario

Ci può essere in alcuni casi la necessità di tirare il latte, questo lo si può fare mediante dispositivi oppure attraverso la spremitura manuale. Anche i metodi per somministrare il latte tirato sono vari e  il biberon non è l’unica alternativa. Chiedi sempre aiuto alla tua ostetrica che saprà sicuramente darti il consiglio migliore e personalizzato valutando accuratamente la situazione.

Ricordiamo le regole base per una buona conservazione del latte:

Tempi di conservazione del latte umano fresco in rapporto alla temperatura per bambini sani e a termine ( Indicazioni UNICEF/OMS )

a 25 °C – 4 ore

15-25 – 8 ore

sotto i 15 24 ore

a 4 °C (in frigorifero) 72 ore

-20°C  (in freezer) 6 mesi

Per i bambini a rischio i tempi sono ridotti (chiedi sempre ad un professionista del settore)

Prima di essere somministrato il latte va sempre portato a temperatura ambiente o riscaldato.

Perché va storto? Quando va storto? Dove posso trovare aiuto?

Se proviamo a riflettere su quali siano le cause più frequenti di allattamento difficile o di fallimento, fra queste sicuramente possiamo ritrovare i problemi al seno come capezzoli introflessi, ragadi o mastiti, o problemi legati al non corretto attacco del bambino, ma non ultime e da non sottovalutare, ci sono anche la separazione madre-bambino nelle prime ore o giorni di vita e l’aggiunta di latte artificiale quando non necessario. Gioca un ruolo altrettanto fondamentale lo scoraggiamento della donna in un periodo così delicato come quello del puerperio durante il quale troppo spesso si trova sola e con scarso sostegno e aiuto. La motivazione della mamma è un elemento fondamentale che va sostenuto e accompagnato perchè ogni donna possa avere la serenità e l’energia giuste per riuscire ad allattare il suo bambino se lo desidera. La vicinanza e l’appoggio della famiglia e la figura ostetrica come professionista di riferimento sono le migliori risorse che abbiamo a disposizione perché tutto possa procedere al meglio.

 

foto (4)IMG_1692Cicogne Elena e Chiara

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